Roma, cinghiale a passeggio a Colle Aurelio. L’esperto: «I centri urbani luoghi ideali per fuggire dai lupi»

L’avvistamento il giorno di Pasqua tra le strade di via Filippo Grispigni e via Nicola Amore. L’immagine è rimbalzata all’interno di un gruppo Facebook

C’è un cinghiale - l’ennesimo nella Capitale - calmo e senza famiglia al seguito che sembra aver dimostrato un discreto interesse per un'altra zona della...

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C’è un cinghiale - l’ennesimo nella Capitale - calmo e senza famiglia al seguito che sembra aver dimostrato un discreto interesse per un'altra zona della Capitale. L’ungulato è stato avvistato il giorno di Pasqua tra le strade di via Filippo Grispigni e via Nicola Amore, a Colle Aurelio. L’immagine è stata scattata da un residente mentre era a bordo della sua auto e poi pubblicata all’interno di un pagina social. «Non hanno mai abbandonato Roma e con l’arrivo della stagione secca e l’aumento del fenomeno della siccità, i terreni non saranno sufficientemente ricchi d’acqua e tutto questo comporterà un avanzamento dei mammiferi verso i centri urbani».

Cinghiale a spasso davanti all'ospedale Dono Svizzero di Formia

Cinghiali in città, la spiegazione dell'esperto

La loro è una presenza certa e costante e le prime testimonianze circa il loro arrivo nella città erano arrivate già dai tempi dell’amministrazione Marino. Negli ultimi anni, poi, le segnalazioni si sono moltiplicate in ogni quartiere romano. Soprattutto nel quadrante nord dove nei mesi scorsi sono stati più volte avvistati - solitari o in gruppi - lungo le strade alla ricerca di cibo. Qualche residente sostiene addirittura di averlo visto più volte nel giorno di Pasqua nel pressi del comprensorio di Colle Aurelio. «Con l’arrivo del caldo - spiega l’etologo Lunerti - hanno bisogno di sfamarsi e quindi frugano la terra alla ricerca di lombrichi e larve di cui si nutrono». Secondo l’esperto un altro fattore importante riguarda la nascita dei più piccoli: «Le femmine sono prossime al parto e la città è una sicurezza. Un riparo per fuggire dai lupi - loro predatori- sempre più in forte espansione. Quando arriva il momento del parto gli ungulati costruiscono i nidi per i loro piccoli e lo fanno con arbusti e rami secchi. E possono scegliere di farlo in qualsiasi posto del centro urbano causando diversi pericoli». «E' importante - conclude Lunerti - una gestione ottimale dei rifiuti e poi cercare di evitare il foraggiamento volontario. Gli animali prendono confidenza con l’uomo, non razionalizzano e sono pronti anche a disputare “duelli” con noi. Il cibo scarseggia nell’ambiente naturale e le nostre città sono un classico ristorante, aperto h24».

 

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Il Messaggero