Zainetto in spalla, erano pronti e felici per fare una gita a Roma. Ma all’ultimo momento gli alunni della scuola media parificata Suore Passioniste di Ciampino, hanno...
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Insegnanti e alunni, dopo un iniziale e comprensibile disappunto, sono stati informati dagli agenti dell'accaduto, e sono rientrati loro malgrado in classe. Ma la gita a Roma si è potuta fortunatamente svolgere lo stesso grazie ad un escamotage: visto che i mezzi a disposizione erano due, la ditta dei Castelli, incaricata di svolgere il servizio, ha compiuto un doppio viaggio con l’altro bus, risultato idoneo ai controlli. Il Ministero dell'Istruzione, con apposita circolare, ha recentemente invitato tutti gli istituti scolastici di ogni ordine e grado a programmare degli specifici controlli sui mezzi e sui conducenti che trasportano gli studenti nelle gite. La tragedia di Terragona in Catalogna dello scorso 20 marzo, dove persero la vita 13 studentesse dell’Erasmus, è ancora troppo fresca per non lasciare strascichi sulla necessità di un’attenta verifica su pullman e autisti.
La regolamentazione del Ministero prevede che, per ogni singola gita, sia di breve che di lungo tragitto, l'istituto scolastico invii la richiesta al comando della polizia locale, specificando l'ora della partenza prevista e dando appuntamento al conducente del bus non più tardi di mezz'ora prima per consentire un accurato controllo di tutte le normative.
Controlli che, a campione, vengono effettuati anche al ritorno, per la verifica dello stato del bus al termine della gita. In otto anni, soltanto a Ciampino, sono stati finora una decina i casi accertati di bus non in regola, alcune volte (come oggi) per pneumatici usurati oltre alla norma, altre per il mancato funzionamento delle uscite di sicurezza, fino a ad un caso di conducente trovato con la patente scaduta. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero