Roma, ridotta in coma dall'ex: Chiara andrà in ospizio, ma nessuno lo dice

Roma, ridotta in coma dall'ex: Chiara andrà in ospizio, ma nessuno lo dice
Con la speranza che Chiara trovi la possibilità di sopravvivere con dignità. Non può farcela da sola. Per...

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Con la speranza che Chiara trovi

la possibilità di sopravvivere
con dignità. Non può farcela da
sola. Per favore condividete tutti!
La Civetta Vanitosa

Chiara non ci sarà, né in prima né in ultima fila. Resterà nella sua camera al secondo piano, con il papà, che non ha più voglia di chiedere aiuto alle massime cariche dello Stato, quando tra meno di un mese la figlia finirà in un ospizio per anziani. Perché oggi il presidente Sergio Mattarella, il ministro Lorenzin, rappresentanti della Regione al seguito visiteranno la Fondazione Santa Lucia, la clinica dove Chiara Insidioso, massacrata due anni fa dal compagno è arrivata in coma vegetativo e grazie ai medici ha fatto lenti ma importanti passi avanti. E’ probabile che il presidente nemmeno sappia che la giovane è ricoverata lì e neppure del suo trasferimento imminente ma papà Maurizio - niente di personale - non se la sente di partecipare all’incontro. «Ho parlato ovunque e con chiunque, alla Camera dei Deputati, con la Boldrini, cardinali, vescovi, vice prefetto, vice presidente della Regione. Sono stanco di dire sempre le stesse cose. Mi hanno detto ”lei è invitato con Chiara in prima fila, il Quirinale lo sa”, ma io non scendo, lei non è una paziente che può stare ferma un’ora, dopo un po’ inizia a contorcersi per i dolori e le fitte. Se vogliono vengono su loro».
Interpellanze parlamentari, convegni, promesse. «Tanti ”siamo solidali”, e basta. Se Chiara è un caso unico per la sua gravità, dovevano prendere un provvedimento unico. Qui hanno fatto tanto, la riabilitazione che di norma dura 6 mesi si è protratta per 13, ma lo Stato l’ha abbandonata. Me ne vado nell’ospizio a testa alta, ma conto di portarla fuori dall’Italia». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero