Chateaubriand, spunta nuova denuncia Botte anche a una bimba di 9 anni «Sconto sulla retta per il mio silenzio»

Chateaubriand, spunta nuova denuncia Botte anche a una bimba di 9 anni «Sconto sulla retta per il mio silenzio»
Spunta un’altra denuncia di bullismo allo Chateaubriand, la prestigiosa scuola francese frequentata anche dai figli della Roma-bene. ...

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Spunta un’altra denuncia di bullismo allo Chateaubriand, la prestigiosa scuola francese frequentata anche dai figli della Roma-bene.


A presentarla, ieri mattina, ai carabinieri della stazione Flaminia, A. I., mamma di una bambina di nove anni. La piccola il 12 giugno durante la seconda ricreazione, intorno all’una del pomeriggio, è stata scaraventata a terra nel cortile da un bambino italiano di due anni più grande. Le ha rotto gli occhiali, le ha fatto sbattere il viso, la spalla e il ginocchio. La bimba è caduta con tutto il peso sul braccio sinistro riportando la frattura del polso, che ha dovuto tenere ingessato per quaranta giorni. E non solo non è stata subito portata in infermeria, ma si è ritrovata una nota sul “cahier de correspondance”, il quaderno per le comunicazioni scuola-genitori.









LA MEDIAZIONE

Stando a quanto raccontato dai genitori, c’è di più. La scuola avrebbe provato a far passare l’episodio sotto silenzio, facendo intendere che, in cambio, vi sarebbe stata una sostanziosa riduzione della retta annuale. «Una mediazione squallida - tuona la mamma - che, dopo un incontro che abbiamo avuto lunedì con il preside Joel Lust e il dirigente amministrativo e gli altri casi venuti alla luce proprio in questi giorni, ci ha spinto a denunciare tutto ai carabinieri, i quali agiscono in collaborazione con la Gendarmerie europeenne. Mio marito come cittadino francese presenterà anche un esposto alla Procura di Francia perché il Ministero dell’Istruzione d’Oltralpe sia messo a conoscenza di quanto avviene a Roma. Basta insabbiare».



IL 12 GIUGNO

La figlia di A.I. è in classe. Suona la campanella che indica la seconda ricreazione. È l’una. La bimba si accorge che dei bambini più grandi stanno giocando in un’area del cortile che è interdetta. Dice loro che lì non ci possono stare. E uno dei ragazzini, per tutta risposta, si scaglia contro di lei, la sorprende di spalle e la getta a terra. «La maestra è intervenuta, ha detto a mia figlia di andare in infermeria come prassi - spiega la mamma - ma mentre andava ha incontrato la maestra dell’altro bambino e la direttrice che le hanno detto che era inutile. Anzi, la direttrice le ha fatto mettere una nota giustificandola con il fatto che la bimba si era sostituita ai professori richiamando il bambino. Mia figlia era così intimorita e giù di morale per la nota ricevuta che quando sono andata a prenderla a scuola alle 15,30 non mi ha detto nulla, piangeva e basta».


Ma non ci vuole molto ai genitori per rendersi conto dei graffi sul viso, delle ecchimosi sulla spalla e sulla gamba. «A dirmi quel che era successo è stato un’amichetto perché lei era troppo impaurita», aggiunge la mamma. Nessuna comunicazione, nessuna scusa arriva alla famiglia della bambina, nessuna punizione al bambino italiano. «Il 17 giugno - continua il papà - abbiamo inviato un’email al preside mettendolo al corrente delle conseguenze patite dalla bambina. Ora da una raccomandata inviata a nostra figlia è arrivata la comunicazione di apertura del “sinistro” da parte dell’assicurazione della scuola. Vorrebbero barattare quel che è successo con uno sconto». Giorni fa era stata la moglie dell’ex console di Parigi a Roma, a denunciare episodi di bullismo nei confronti del figlio 12enne. Poi erano spuntati insulti a un bimbo ebreo e videoporno in classe. Il preside Lust ha sempre difeso la scuola sostenendo che «ogni volta che si è venuti a conoscenza di singoli episodi, siamo intervenuti». Ma i genitori della bambina di 9 anni insistono: «Altre volte è accaduto che siano state date borse di studio perché fossero taciuti fatti scomodi e l’impressione forte è che alcuni italiani siano sempre più prepotenti». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero