Messe nere nelle tombe etrusche di Cerveteri. Con tanto di kit, manuale e formule per invocare Satana. A fare l'inquietante scoperta sono stati i volontari del Gruppo...
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L'area, limitrofa al fosso del Manganello, considerata la via sacra degli etruschi, già in passato era stata scelta per celebrazioni di riti occulti trasgressivi. All'interno della tomba i volontari hanno rinvenuto candele nere consumate, oggetti per celebrare le messe nere, perfino un kit con tanto di manuale in lingua spagnola con le istruzioni per evocare il male.
AREE INCONTROLLATE
Uno scenario preoccupante che conferma come le aree esterne al perimetro della necropoli, meno controllate e spesso in zone impenetrabili, siano preferite dagli aspiranti satanisti per improvvisate messe nere. La mancanza di gesti di violenza ai danni di animali indurrebbe a credere che siano in azione persone annoiate ed attratte dall'occulto. Ma, tra i volontari, impegnati da tempo nella pulizia e bonifica della via degli Inferi, serpeggia inquietudine per le scorribande dei satanisti che rischiano di vanificare il lavoro di recupero delle tombe.
«Il ritrovamento delle candele nere afferma il presidente del Gruppo archeologico romano, Giovanni Zucconi conferma che di notte le tombe sono frequentate da persone equivoche. Avevamo da tempo il sospetto che la via degli Inferi fosse teatro di messe nere, purtroppo il fenomeno sembra in crescita. Solo la scorsa settimana in un altro tumulo avevamo rinvenuto candele nere consumate e profilattici disseminati su una banchina funeraria.
Pensavamo - conclude - di dover fronteggiare solo i tombaroli, invece ora servono controlli maggiori per reprimere questa escalation di riti religiosi pericolosi ed esercitati in gran segreto. In alcuni casi sono state sfregiate e graffiate le pareti delle tombe etrusche dopo le celebrazioni sataniche».
LA PAURA
A Cerveteri il ripetersi di questi atti crea sconcerto tra i cittadini, i recenti eventi accaduti in Italia con abusi da parte di sedicenti santoni ai danni di ingenue minorenni, induce a non abbassare la guardia. Da tempo si chiede l'installazione di telecamere di sicurezza nella zona esterna della necropoli per individuare eventuali movimenti notturni sospetti. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero