Un'udienza ad alto tasso emotivo, e quel grido disperato che risuonava nell'aula Occorsio del tribunale di piazzale Clodio: «Mario! Mario!». Andrea Varriale...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Cerciello, il risultato della perizia: «Elder era in grado di intendere e di volere»
Omicidio Cerciello, Elder avrebbe provato a togliersi la vita
LA PERIZIA
Intanto è stata depositata la perizia psichiatrica eseguita su Elder e disposta dai giudici: il californiano è imputabile. I professori Stefano Ferracuti e Vittorio Fineschi hanno stabilito che, la notte del 26 luglio del 2019, quando ha ucciso il vicebrigadiere, il giovane era capace di intendere. Nella perizia viene delineata la personalità dell'imputato: «Presenta un disturbo di personalità borderline-antisociale», necessità di trattamento farmacologico, è a rischio suicidio. Il ragazzo ha infatti detto di avere quasi ucciso un coetaneo quando era adolescente, di essersi gettato dal Golden Gate Bridge, di avere una storia di abuso di sostanze e un possibile disturbo da stress per l'amputazione di un dito avvenuta anni fa. Durante l'attività istruttoria, spiegano i periti, il giovane «ha ricostruito l'omicidio con lucidità, rimarcando che non sapeva che la persona con cui aveva ingaggiato la colluttazione fosse un agente delle forze dell'ordine, se lo avesse saputo si sarebbe inibito».
Un passaggio che contrasta con quanto riferito da Varriale, che ha detto più volte che lui e Cerciello, quando si sono presentati all'appuntamento con gli americani per recuperare uno zaino rubato, hanno esibito il tesserino. «Loro ci hanno immediatamente aggrediti - ha spiegato - Io vengo preso al petto da Natale e rotoliamo in terra. Sento Cerciello urlare: Fermati carabinieri, aveva una tono provato». Tutto è durato pochi secondi - ha aggiunto - «ero preoccupato per le urla di Mario. Alzo la testa e vedo lui in piedi che mi dice: Mi hanno accoltellato. Poi è crollato. Mi sono tolto la maglietta e ho provato a tamponare la ferita, ma il sangue usciva a fiotti». Sul fatto che i due militari fossero senza l'arma di ordinanza, Varriale ha spiegato: «Dovevamo avere la pistola, ma per praticità e perché dovevamo mimetizzarci l'arma era un problema, non mi è mai capitato di doverla usare nel servizio nella zona della movida». E ancora: «La Beretta pesa oltre un chilo ed è lunga 25 centimetri. Io ero vestito con una polo, dei jeans e scarpe da ginnastica».
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero