Si è sentito male in aula, per consentirgli di essere soccorso il giudice ha deciso di sospendere l'udienza. Gabriel Natale Hjorth, uno dei due giovani americani...
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Intanto, la perizia sulla conversazione tra l'altro ragazzo coinvolto nell'omicidio, Finnegan Lee Elder e il legale americano che per primo lo incontrò insieme ai familiari dopo l'arresto, secondo Renato Borzone, attuale avvocato di Elder confermerebbe: «Che il ragazzo non avrebbe visto i distintivi e non sapeva che gli uomini che provavano a immobilizzare lui e Natale Hjorth fossero appartenenti alle forze dell'ordine». Restano, comunque, i dubbi, perché nella stessa trascrizione si parla di «poliziotti». Anche se, replica Borzone «Quella conversazione avviene dopo diversi giorni dal fatto. Era già in galera e in quel momento, naturalmente, sapeva di aver di fronte dei carabinieri». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero