«Cara mamma, ti chiedo scusa. Ti amo con tutto il mio cuore e un giorno riuscirò a dimostratelo del tutto». ...
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Così inizia una lettera che Gabriel Natale Hjorth, uno dei due turisti americani indagati per l'omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, aveva scritto tempo fa alla propria madre dopo l'ennesimo litigio tra i due, dovuto all'uso di droghe da parte del giovane. Il documento, scritto a mano, è stato depositato al Tribunale del Riesame di Roma dai difensori di Natale. Si scopre, intanto, che in mano ai magistrati vi sarebbero anche foto che ritraggono il giovane con sostanze stupefacenti, soldi e armi.
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«Nessuno è perfetto e te mi hai aiutato più di chiunque altro in questa famiglia. Mi spiace essermi accanito contro i tuoi pochissimi difetti, quando io ne ho così tanti». Il deposito in cancelleria della lettera di scuse sarebbe parte della tecnica di difesa degli avvocati del ragazzo, Francesco Petrelli e Fabio Alonzi, che vorrebbero dimostrare come Natale non possa essere considerato incline alla violenza. Dal canto suo la Procura vuole invece dimostrare la premeditazione dell'omicidio.
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Il Messaggero