Roma, rissa tra clochard sul bus in via Nazionale: «Dammi da mangiare». E lo accoltella in strada

Discussione degenerata alla fermata: uno colpisce l'altro con un taglierino

Roma, rissa tra clochard sul bus in via Nazionale: «Dammi da mangiare». E lo accoltella in strada
Molto probabilmente uno dei due uomini era già a bordo del bus 64 quando l'altro è salito. Era il pomeriggio del primo maggio e la vettura, che passa per la...

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Molto probabilmente uno dei due uomini era già a bordo del bus 64 quando l'altro è salito. Era il pomeriggio del primo maggio e la vettura, che passa per la stazione Termini e si dirige in Centro, era piena di turisti.

È qui, fra la calca che i due clochard - un egiziano che verrà poi accoltellato e il suo aggressore, identificato ma da trovare - hanno iniziato a discutere. Pare che il contendere fosse di natura alimentare, la vittima, secondo poi alcune testimonianze raccolte dai carabinieri, aveva del cibo con sé in bella vista e l'altro senza fissa dimora gliene avrebbe chiesto un po' ricevendo tuttavia un rifiuto.

 

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È stato questo, verosimilmente, a innescare la discussione. Le frasi sconclusionate proferite da entrambi - uno inveiva in italiano l'altro in arabo - non lasciavano presagire nulla di buono. Tant'è che più di un pendolare avrebbe chiesto al conducente di fermarsi. Tempo pochi minuti e il bus si blocca proprio di fronte ad una delle tante paline che corrono su via Nazionale.


LE URLA
I due clochard scendono ma le loro strade non si dividono: qui, a pochi metri dal Palazzo delle Esposizione, la lite partita sul mezzo si ingigantisce. Urla, improperi, frasi sconnesse e incomprensibili attraggono l'attenzione dei passanti ed anche di alcuni commessi dei negozi che escono dalle attività fino a trovarsi di fronte ad un vero e proprio accoltellamento. Sono appena le 16.30 del pomeriggio e in pieno Centro si sfiora (l'ennesima) tragedia. L'egiziano che già barcollava probabilmente per i fumi dell'alcol viene colpito senza troppa difficoltà dall'altro senza tetto armato di un taglierino. La lama si conficca nella carne all'altezza della spalla destra poi l'uomo molla la presa e fugge mentre l'egiziano continua a urlare fino a quando capisce di essere stato colpito e si accascia a terra. Gli stessi commessi di alcuni negozi, che avevano assistito a tutta la scena, si gettano in strada e mentre alcuni soccorrevano l'uomo, altri bloccavano una pattuglia dei carabinieri.

La vittima non aveva documenti con sé, in codice rosso è stato trasferito al Policlinico Umberto I dov'è tuttora ricoverato in osservazione. Non è in pericolo di vita ma la ferita merita attenzione. Per ora i militari - a indagare sull'ennesima aggressione che macchia il pieno centro della Capitale - della compagnia Roma Centro non hanno potuto identificarlo procedendo ad un tradizionale fotosegnalamento. Lui ha dato delle generalità che tuttavia sono in fase di verifica e ha raccontato, per quel poco che ricordava, gli attimi di quel pomeriggio. La lite nata perché l'altro aveva provato a strappargli dalle mani un pezzo di pane, poi la pugnalata. I carabinieri tuttavia hanno già raccolto buoni e sufficienti elementi per identificare l'aggressore e il suo fermo dovrebbe essere imminente. È un senza fissa dimora che gravita sì per il Centro ma di fatto si muove per l'intera Capitale. In via Nazionale intanto è stata ritrovata parte della lama insanguinata di quel taglierino: repertata sarà sottoposta alle analisi mentre resta lo sgomento di chi, proprio il pomeriggio del primo maggio, si è trovato a vivere questa tragedia sfiorata. «Adesso ci è scappato quasi un morto ma non sa quante altre aggressioni di sbandati siamo costretti a vedere ogni giorno, con una puntualità che fa rabbrividire», dicevano ieri alcuni commercianti di via Nazionale, già fortemente piegata dalla crisi con quasi 50 attività chiuse dal 2020 ad oggi e «l'incubo delle aggressioni che arrivano da Termini».
 

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Il Messaggero