Marino, se la segnaletica stradale diventa un'Arca di Noè

Marino, se la segnaletica stradale diventa un'Arca di Noè
Non ci sono più i cavalli di una volta. Perlomeno ai Castelli Romani dove sembrano mucche, o cervi. Siamo a Marino, a una ventina di chilometri dalla Capitale, dieci...

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Non ci sono più i cavalli di una volta. Perlomeno ai Castelli Romani dove sembrano mucche, o cervi. Siamo a Marino, a una ventina di chilometri dalla Capitale, dieci dall'aeroporto di Ciampino. In via Monte Crescenzio, tranquilla zona residenziale al confine con Castel Gandolfo, infatti, c'è una segnaletica stradale che definire particolare è un eufemismo. Due cartelli che ridefiniscono le nostre conoscenze, zoologiche e ippiche.

 

Attenzione, attraversamento cavalli, avvertono i segnali stradali. Ma sul cartello appaiono a volte mucche e a volte cervi. A quanto pare stanno lì da almmeno dieci e gli abitanti ci scherzano su. Ed effettivamente c'è da sorridere nel vedere e leggere quei segnali stradali. E soprattutto nel pensare come possa esser fatto un cavallo nell'immaginario dei bambini che ogni giorno passano da qulle parti.

«Mamma, come sono i cavalli»? Quante volte sarà stata ripetuta questa domanda, dalle parti di via Monte Crescenzio. E poi mettetevi nei panni dei genitori, che sanno la verità. Come fare a rispondere a questa domanda scivolosa e persistente come solo le domande dei bambini sanno essere?

Chissà quanti di loro non sono mai stati allo zoo, pardon, al Bioparco di Roma. Cresciuti con l'aria fresca dei Castelli. Cresciuti pensando che i cavalli siano mucche o cervi. Certo, ci sono i cavalli dei film, dei cartoni animati, ma tutti questi input esterni non fanno altro che alimentare una convinzione diversa da quei cartelli: quelli sono oggetti fisici, con una loro autorevolezza. Di solito devi credere a quello che dicono, rispettare il loro volere. Che poi, se metti in discussione che dicono il vero, allora puoi anche non dare la precedenza, parcheggiare in divieto di sosta non fermarti allo stop.

Per carità, si scherza. Ma è così complicato cambiare quei segnali? Basta mettere l'immagine giusta oppure cambiare la scritta «in attenzione attraversamento animali» e siamo a cavallo. O a cervo? O a mucca? 
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Il Messaggero