Castel Fusano, incendio in pineta: le fiamme partite dall'alcova di una prostituta

L'ultimo rogo a Castel Fusano è scoppiato a poche ore dal tavolo di coordinamento, presieduto dal Prefetto di Roma Paola Basilone, sulla recrudescenza degli...

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L'ultimo rogo a Castel Fusano è scoppiato a poche ore dal tavolo di coordinamento, presieduto dal Prefetto di Roma Paola Basilone, sulla recrudescenza degli incendi boschivi, convocato su specifica richiesta del Presidente della Regione Lazio. Al centro dell'incontro tutte le misure da adottare per contrastare l'emergenza incendi, il cui numero dal primo giugno 2017 ad oggi è quasi quadruplicato rispetto allo stesso periodo del 2016 anche a causa della straordinaria siccità.

 
E le fiamme sono nuovamente tornate a minacciare la pineta. Questa volta a prendere fuoco è stato il rifugio di una prostituta. Completamente carbonizzato un materasso e un posto letto. L'allarme è stato lanciato dal servizio giardini, dopo che dalla sala monitor hanno avvistato del fumo alzarsi dalla vegetazione di viale del Lido di Castel Porziano. Sul posto, due autobotti dei vigili del fuoco che in pochi minuti hanno domato il rogo.

«Siamo riusciti a bloccarlo sul nascere questa volta- raccontano i soccorritori- ma sarebbe bastato un alito di vento per trovarci di fronte all'ennesima emergenza difficile da gestire».

Parole che confermano, come sostengono le forze dell'ordine che stanno indagando sulla lunga scia di fuoco, che possa davvero esserci un disegno criminale contro la pineta di Castel Fusano. A preoccupare un'altra circostanza: le fiamme sono state innescate quando l'anti incendio comunale aveva cessato l'attività quotidiana e in un orario in cui sarebbe stato difficile anche richiede l'intervento aereo di elicotteri e canadair.
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Il Messaggero