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Spariti. Non ci sono più i cassonetti dei rifiuti a via Vitorchiano, Roma Nord. Non una strada qualunque, perché qui hanno la sede ben 6 Federazioni: cinque al civico 112 (Pallacanestro, Pentathlon Moderno, Canottaggio, Bocce e del Ghiaccio) e più avanti, al numero 83, c'è quella di Pallavolo. Strutture frequentate da persone di tutta Italia, che vengono qui per discutere di sport. E invece trovano davanti sacchi pieni di immondizia perché mancano i secchioni. «Una discarica a cielo aperto – racconta un dirigente della Fipav –. Via Vitorchiano è una via dove ci sono molti uffici e anche un circolo sportivo. Si producono molti rifiuti, ma spesso non vengono portati via». Non è l'unico problema della zona. «Vicino c'è la pista ciclabile – prosegue il dirigente – che spesso non viene curata. Il canneto invade la strada ed è anche pericoloso guidare».
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Rifiuti Roma, lo scontro sulla riapertura della discarica ad Albano
Continua intanto l'emergenza rifiuti a Roma. E la sindaca Virginia Raggi ha firmato, il 15 luglio, l'ordinanza che formalizza la riapertura della discarica ad Albano Laziale. Un atto «contingibile e urgente», ovvero necessario. «L'impianto – come disposto dalla Sindaca – potrà accogliere fino ad un massimo di 1.100 tonnellate al giorno di scarti lavorati dagli impianti di trattamento, per un periodo di 180 giorni». Sul piede di guerra il sindaco di Albano Laziale, Massimiliano Borelli: «Studieremo bene l'ordinanza che impugneremo al Tar».
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Il Messaggero