Potrebbe costare caro, anche dal punto di vista economico, la nomina di Renato Marra a capo del dipartimento Turismo del comune di Roma. La Corte dei Conti ha acceso un faro dopo...
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Intanto dalle carte dei procedimenti avviati a piazzale Clodio e che coinvolgono l'ex braccio destro di Raggi, Raffaele Marra, spuntano altri dettagli delle chat finite all'attenzione degli inquirenti. Si tratta di materiale non penalmente rilevante ma che racconta di una Raggi preoccupata per il clima che si respira intorno alla amministrazione da lei guidata. In più di una circostanza il sindaco sostiene di sentirsi «tutti contro» e sotto una sorta di «lente di ingrandimento» nella sua attività di primo cittadino.
Nei messaggini ritenuti penalmente ininfluenti Raggi si sfoga affermando che «molti attendono al varco, al primo errore», l'amministrazione guidata dai pentastellati. Non mancano giudizi anche su colleghi di partito. In particolare la prima cittadina afferma di «non sopportare» la deputata Roberta Lombardi, che per alcune settimane faceva parte del mini direttorio chiamato a supportare il lavoro della sindaca. «Mi è antipatica», in sintesi il giudizio espresso sulla collega che non ha mai risparmiato critiche all'operato dell'amministrazione.
In altri passaggi della discussione telematica, Raggi parla anche dell'oramai ex assessore all'ambiente Paola Muraro, affermando di non essere stata una scelta sua la nomina ma di averne apprezzato molto il lavoro svolto.
Quelli che invece finiranno nell'indagine che vede indagata la sindaca per falso e abuso d'ufficio sarebbero in totale quattro e riguarderebbero la nomina di Marra senior e il risvolto economico legato al «salto» di circa 20 mila euro nello stipendio. Per la vicenda Marra potrebbe, comunque, presto aprirsi anche un fronte legato alla giustizia amministrativa. Potrebbe, infatti, profilarsi un danno erariale e di immagine per il Comune di Roma se i giudici contabili, dopo avere analizzato le carte della Procura in cui è presente anche la relazione dell'Anac consegnata a piazzale Clodio prima di Natale, dovessero individuare profili perseguibili e in quel caso avviare una vera e propria istruttoria delegando alla Guardia di Finanza ulteriori approfondimenti.
Sul fronte delle indagini da registrare la netta smentita dell'avvocato del sindaco, Alessandro Mancori, su una ipotesi, ventilata da alcuni quotidiani, di una sorta di trattativa avviata con la Procura sul patteggiamento. «Non ho ancora mai incontrato i pm - afferma -.
Il Messaggero