Casal Bruciato, primi denunciati per gli insulti ai rom: ecco i nomi

Archiviata la giornata di tensione con i due sit-in di CasaPound e dei Movimenti per la casa, su Casal Bruciato arrivano le inchieste. Gli agenti della Digos stanno raccogliendo...

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Archiviata la giornata di tensione con i due sit-in di CasaPound e dei Movimenti per la casa, su Casal Bruciato arrivano le inchieste. Gli agenti della Digos stanno raccogliendo tutte le immagini raccolte in queste 48 ore di tensione. Volti da isolare e a cui dare poi un nome perché le provocazioni sono state tante e nell’informativa che nelle prossime ore sarà redatta e spedita alla Procura di Roma saranno elencati tutti i reati potenzialmente contestabili a chi ha alimentato la protesta. Si va dalla violenza privata alla resistenza a pubblico ufficiale e probabilmente sarà iscritta anche l’istigazione all’odio razziale.


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Al vaglio degli inquirenti ci sono già i video, ripresi martedì scorso, nel cortile del condominio di via Sebastiano Satta quando contro la madre rom, che stava rientrando a casa con in braccio la figlia più piccola, un uomo ha urlato: «Se non vai via ti stupro». Quell’uomo potrebbe essere un militante di CasaPound, D.C., che ieri non si è fatto vedere a Casal Bruciato ma che dai tanti video girati, si vede nitidamente inveire contro la donna insieme ad altri militanti che hanno provato a bloccare il suo ingresso nella palazzina popolare. L’uomo rischia una denuncia per minaccia con l’aggravante, probabilmente, della discriminazione razziale.

Un altro esponente, Fabrizio Montanini, già martedì era stato portato via dalla polizia. È stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale. Ad essere denunciato per lo stesso reato, anche Mauro Antonini, responsabile per il Lazio di CasaPound.

Ma l’elenco potrebbe presto annoverare anche coloro i quali tra il blocco dei movimenti della casa,riuniti in una manifestazione non autorizzata, hanno istigato il gruppo a violare la posizione concessa dalla polizia, decidendo di sfidare gli agenti. Intanto su disposizione della Questura la zona resterà controllata nei prossimi giorni. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero