Roma, il “Carnevale Tiberino”: tutti in maschera (e in barca) sul Tevere

Una felice idea nata dalle fervide menti di Rosalba Giugni e Carmen Parisio Di Penta, rispettivamente presidentessa e direttrice generale dell’organizzazione “Marevivo”

Roma, il “Carnevale Tiberino”: tutti in maschera (e in barca) sul Tevere
Un gruppo di pirati, sfruttando il raramente periglioso corso del Tevere, ha conquistato con destrezza Scalo de Pinedo e si è diretto sicuro verso Castel Sant’Angelo....

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Un gruppo di pirati, sfruttando il raramente periglioso corso del Tevere, ha conquistato con destrezza Scalo de Pinedo e si è diretto sicuro verso Castel Sant’Angelo. Più che di un’improbabile imboscata domenicale, si è trattato del divertente svolgimento del “Carnevale Tiberino” una felice idea nata dalle fervide menti di Rosalba Giugni e Carmen Parisio Di Penta, rispettivamente presidentessa e direttrice generale dell’organizzazione “Marevivo”.

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Le due impavide piratesse hanno accolto cittadini, famiglie con bambini travestiti da carnevale e amanti delle imbarcazioni, per fare festa tutti insieme. «È un modo allegro – commentava soddisfatta la presidentessa Giugni – per ricordare a tutti come i fiumi siano fondamentali per l’ecosistema del pianeta, che in genere trasportano la vita ma ultimamente la morte. Perché un fiume in buona salute vuol dire un mare in buona salute». A Capitan Uncino alias Gianni Russo la responsabilità di condurre la carovana-piroscafo con un equipaggio composto da eco pirati che mentre navigavano raccoglievano la plastica abbandonata.

«Vogliamo dare visibilità e dignità a questo bel fiume Tevere che tanto amiamo» precisava con trasporto la direttrice generale di "Marevivo". Se il mitico ristorante Baja di Mario Messina diventava un utile punto di riferimento in questo fiume lungo 402 chilometri, la bellezza del biondo Tevere veniva assaporata dai partecipanti navigandolo con calma, come hanno fatto “il primo fiumarolo” Giulio Bendanti e Laura Clerici vice presidentessa di “Agenda Tevere Onlus”.

Roberto Crosti, di professione ricercatore dell’ISPRA, ieri guidava impavido un fantomatico unicorno acquatico. La seconda edizione del gioioso “Carnevale Tiberino” si divideva in due momenti: un percorso in acqua con guide qualificate per le discese fluviali per un tratto di circa 6 km che da Scalo de Pinedo arrivava fino a Castel Sant’Angelo; parallelamente si svolgeva un percorso a terra lungo 3 km di sponde con animatori e bambini festanti. Per la partecipazione in acqua c’era l’obbligo di indossare il salvagente, avere scarpe robuste e portare il casco, mentre la parata in maschera aveva come unico obbligo la puntualità.

Premiate le maschere più belle di bimbe e bimbi, oltre a quelle dei grandi ma solo se realizzate con materiali di recupero. A questa edizione del “Carnevale Tiberino” hanno dato il loro apporto diverse associazioni come Discesa Internazionale del Tevere, Roma Adventure ASD, Fattoria Campo di Contra, i Gatti della ReginaCiclarum, a cui si affiancava la collaborazione di Croce Rossa Italiana Comitato Municipi 8-11-12 di Roma e Bimbitrek.

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Il Messaggero