Cerciello, Finnegan intercettato in cella: «Cerciello e Varriale mostrarono i distintivi»

Il vicebrigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega e il suo collega Andrea Varriale la notte del 26 luglio scorso a Roma mostrarono ai due studenti americani Lee Elder...

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Il vicebrigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega e il suo collega Andrea Varriale la notte del 26 luglio scorso a Roma mostrarono ai due studenti americani Lee Elder Finnegan e Gabriel Christian Natale Hjorth i tesserini di riconoscimento. La conferma arriva dallo stesso Lee Elder Finnegan in una intercettazione, citata in una informativa dei carabinieri, di un colloquio intercoso tra il ragazzo, il padre e Michael Craig Peters, consulente legale americano, il 2 agosto scorso nel carcere romano di Regina Coeli. «Quando ci hanno fatto vedere velocemente i distintivi o qualcosa del genere», dice il ragazzo americano.


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Del colloquio ne scrivono oggi Il Tempo e la Repubblica. Dopo quella rivelazione interviene Graig invitando 
Lee Elder Finnegan a «rimanere calmo». «Attieniti alla tua dichiarazione - gli dice - ripassala punto per punto, ricordatela. Non ci deve preoccupare la tua dichiarazione... durante l'interrogatorio... questo non lo puoi dire. È successo e basta».

E ancora: «Tu non hai visto niente», facendo riferimento ai tesserini di riconoscimento. Un invito non del tutto assecondato dal giovane americano che raccontando quanto avvenuto in una strada del quartiere Prati afferma: «ho visto due sbirri. Uno di cui più basso. Erano rivolti nella direzione opposta. Sono venuti dietro a noi, alle nostre spalle. E la macchina militare era qui».
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Il Messaggero