Capocotta, sigilli allo stabilimento Settimo Cielo per ampliamenti non autorizzati

Capocotta, sigilli allo stabilimento Settimo Cielo per ampliamenti non autorizzati
Si consuma centimetro dopo centimetro sulle spiagge di Ostia la lotta agli abusi di chioschi e stabilimenti. L'ultimo blitz è stato compiuto ieri mattina a Capocotta,...

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Si consuma centimetro dopo centimetro sulle spiagge di Ostia la lotta agli abusi di chioschi e stabilimenti. L'ultimo blitz è stato compiuto ieri mattina a Capocotta, dove la polizia municipale del X gruppo Mare ha posto i sigilli al "Settimo Cielo". L'indagine è partita dalla Procura di Roma che ha inviato una relazione dettagliata al comando dei vigili urbani del Lido. È scattata così l'operazione che ha portato al sequestro preventivo di tutte le strutture irregolari. Si tratta di 500 metri quadrati di ampliamenti non autorizzati che hanno trasformato il punto bar in un vero ristorante. Spazi realizzati senza nessun titolo urbanistico. I caschi bianchi hanno passato al setaccio pratiche e documenti. I gestori, ex concessionari del chiosco a cui era stato revocato il titolo a maggio dello scorso anno, sono stati denunciati. È il secondo sequestro nel giro di quattro mesi.


ALTRI ABUSI
Soltanto a gennaio, gli agenti fecero irruzione nella stessa spiaggia al chilometro 8,700 della via Litoranea e in quell'occasione riscontrarono altre anomalie, tra cui quattro manufatti abusivi, alcune pedane di legno ancorate sulla sabbia e centinaia di sacchetti di materiale di risulta abbandonati nell'area sottoposta a vincolo paesaggistico. Castelporziano e Capocotta continuano a vivere così la loro stagione più difficile, dopo le ruspe della legalità. La striscia di costa dunale che separa Ostia e Torvaianica non sembra poter essere fruibile dai bagnanti per questa estate. Le aree sotto sequestro sono inaccessibili e di conseguenza i disservizi ricadono sulla pulizia dell'arenile e dei servizi igienici, ormai fuori uso. Le responsabilità ora sono però tutte del Campidoglio. La disposizione del tribunale di Roma firmata dal sostituto procuratore Francesco Dall'Olio a fine febbraio non lascia dubbi: la competenza della spiaggia di Capocotta è del Comune. Toccherà alle forze del prefetto Tronca cercare di salvare la stagione balneare.

IL MUNICIPIO

Anche il X municipio non resta a guardare. La priorità per il capo della commissione straordinaria di Ostia, Domenico Vulpiani rimane quella della verifica delle concessioni. Decadenza immediata per chi non ha i requisiti. Sarebbero già due le ordinanze di revoca delle concessioni balneari che starebbero per partire nelle prossime ore dalla direzione di via Claudio. La decisione è arrivata a seguito degli accertamenti dei mesi scorsi nei confronti di sette stabilimenti ai cui titolari sono stati contestati abusi edilizi ampliamenti non autorizzati e il mancato pagamento dei canoni. I balneari di tutta risposta hanno già presentato le loro controdeduzione nei dieci giorni di tempo disponibili ma da quanto è trapelato per due strutture le motivazioni di opposizione al provvedimento di decadenza sarebbero state già rigettate. Restano con il fiato sospeso le altre cinque. Una battaglia che continua anche con i colpi di scena sul piano giudiziario. Nelle prossime ore, infatti, potrebbe essere disposto il dissequestro dello stabilimento "La Casetta" sul lungomare Amerigo Vespucci a cui i vigili hanno messo i sigilli sabato mattina.
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Il Messaggero