Candidati sindaco di Roma, dal traffico ai rifiuti le sfide dei candidati per cambiare la città

Candidati sindaco di Roma, dal traffico ai rifiuti le sfide dei candidati per cambiare la città
Virginia Raggi (M5S) vuole una smart city in grado di ospitare al meglio l'Expo 2030. E di attrarre nuove aziende e di rafforzare le nuove. Roberto Gualtieri (Centrosinistra)...

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Virginia Raggi (M5S) vuole una smart city in grado di ospitare al meglio l'Expo 2030. E di attrarre nuove aziende e di rafforzare le nuove. Roberto Gualtieri (Centrosinistra) rilancia la cura del ferro con tram e metropolitane. Carlo Calenda (Azione) liberalizzerà i trasporti, alleggerendo il peso di Atac e introducendo un autorità dei trasporti - per il controllo e la gestione delle linee soprattutto periferiche - sul modello di quello già ideato a Londra o a Berlino. Enrico Michetti (Centrodestra) promette una moratoria fiscale di cinque anni per i commercianti: niente tasse, ma anche meno scartoffie.

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Nei quartier generali dei candidati sindaci per Roma è frenetico il lavoro per scrivere i programmi. Al momento soltanto Calenda ha reso noto pezzi della sua piattaforma, mentre il Pd, per esempio, aspetta la fine delle primarie per presentare un piano di rilancio che sposi tutte le diverse istanze della coalizione.
OBIETTIVI
Ma guardando le bozze degli aspiranti al Campidoglio è comune il tentativo di ridare alla Capitale il lustro perso: lotta al degrado che unisce Centro e periferie, chiusura del ciclo dei rifiuti, prolungamento delle metro, gestione più funzionale del verde, il tutto condito da semplificazione burocratica e una nuova missione per i travet di Palazzo Senatorio. Ma le differenze non mancano, soprattutto guardando alle direttrici.

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MODELLI


Per esempio Michetti e Calenda propongono dei modelli di gestione dove ampliare il ruolo del privato nella cosa pubblica: l'avvocato-tribuno, infatti, nel campo socio educativo, l'ex ministro dello Sviluppo nei trasporti. Gualtieri vuole introdurre misurazioni più adeguate delle performance dei dipendenti pubblici, mentre la Raggi incentra la sua piattaforma sulla sostenibilità. Quasi assente in questo dibattito la discarica in città, sulla quale si discute in queste ore.

 

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Il Messaggero