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Il nodo è tutt'altro che semplice da sciogliere. L'assessore alla Mobilità Meleo per il momento non conferma e non smentisce. Si limita a ribadire: «Aumenteremo i controlli come abbiamo fatto in questi giorni». Ma che succederà sul fronte delle contravvenzioni per i torpedoni che eluderanno le regole? Ad oggi le multe sono sì, salate, ma in prospettiva del rialzo delle tariffe sui permessi che paiono destinate a triplicare si rischia di arrivare ad un paradosso: che alle società di bus turistici convenga farsi sanzionare piuttosto che pagare i nuovi ticket. Possibile? È una questione puramente matematica: oggi la sanzione per i bus che circolano senza abbonamento o ingresso giornaliero arriva a 450 euro, a fronte di un permesso di 24 ore che oscilla tra i 160 e i 180 euro. A queste cifre, meglio il pass che la multa. Ma un domani fermo restando l'importo delle sanzioni , l'azienda potrebbe scegliere di non pagare il permesso e farsi multare. Del resto, quale sarebbe il beneficio di saldare un ingresso giornaliero a 480 euro se poi è più conveniente ricevere una contravvenzione?
LA DECISIONE
Un'eventualità alla quale in Campidoglio ancora non avevano pensato. E, così, in vista dell'approvazione della delibera, sono scattate le domande: e ora che facciamo? Alziamo anche gli importi delle multe? Su questo, a Palazzo Senatorio, si sono impantanati. E il provvedimento, annunciato da settimane e che doveva essere varato dall'esecutivo già ai primi di ottobre, è slittato ancora. L'operazione aumento-multe, comunque, non è impraticabile. «Stiamo lavorando», è stato l'unico commento della Meleo sulla questione. Cambiando il regolamento, la giunta cinquestelle potrebbe comunque decidere di innalzare le multe solo per le irregolarità che esulano le violazioni al codice della strada. Vale a dire la sosta prolungata sugli stalli o, appunto, l'accesso nelle zone centrali senza permesso.
C. Moz.
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Il Messaggero