Roma, l'allarme di Unindustria: «Basta inerzia, città a rischio stagnazione»

Il presidente di Unindustria Filippo Tortoriello
La capitale è in «stasi totale». Dai rifiuti alla mobilità, «non c'è settore» che non sia investito «dall'assenza...

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La capitale è in «stasi totale». Dai rifiuti alla mobilità, «non c'è settore» che non sia investito «dall'assenza di progettualità, dalla mancanza di operatività» da parte del Campidoglio targato M5S. E non ci si può più permettere di sostenere ancora «una inerzia così prolungata» su tematiche vitali per il futuro della città. A lanciare il grido dall'allarme è Unindustria. Il presidente Filippo Tortoriello, a distanza di oltre 200 giorni dall'insediamento dell'amministrazione Raggi, rompe il silenzio e si fa portavoce della «preoccupazione» del mondo produttivo capitolino. Con un monito: «Sono impossibili altri 6 mesi nella stessa situazione fortemente negativa. Una inerzia così prolungata non potrebbe più essere giustificata». Raggi e la sua squadra, dunque, si rimbocchino le maniche e diano dei segnali forti: «Il tempo è maturo», il rischio stagnazione è dietro l'angolo.


L'ALLARME
«È passato un tempo sufficiente e adeguato - dice Tortoriello in una conferenza stampa convocata per parlare dello stato dell'arte in Comune - e con oggettività prendiamo atto che c'è una situazione di stasi, di mancanza di progettualità su tematiche vitali per la città, di mancanza di operatività. È chiaro e evidente che Roma vive una situazione frutto di un pregresso ma quando in un'azienda arriva un nuovo management questi si impegna con una
progettualità. A valle di oltre 200 giorni (dall'insediamento della nuova amministrazione, ndr) siamo preoccupati, ribadiamo la nostra disponibilità a confrontarci con la sindaca e lavorare. Il nostro è un grido di allarme, non c'è alcun fine di mettere in difficoltà la sindaca». 


«Ho incontrato la sindaca Raggi diversi mesi fa ed è stato un incontro che valuto positivamente - ha sottolineato - e nel quale abbiamo illustrato quelle che per noi sono le priorità di Roma: rifiuti, mobilità, turismo, tutti temi che sono il biglietto da visita della città. Noi ribadiamo la nostra disponibilità, ma siamo preoccupati perché è necessario uscire subito da questa stagnazione e da questo abbandono». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero