Il «vaffa» in Assemblea e i rancori tra ex grillini

Il «vaffa» in Assemblea e i rancori tra ex grillini
Ma vai a quel paese», ha scritto qualche giorno fa nella chat dell’Assemblea capitolina la consigliera Monica Montella, rivolta a un’ex compagna di banchi (M5S),...

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Ma vai a quel paese», ha scritto qualche giorno fa nella chat dell’Assemblea capitolina la consigliera Monica Montella, rivolta a un’ex compagna di banchi (M5S), Simona Ficcardi. Riecco il vaffa, un filo edulcorato rispetto all’originale del fondatore Beppe, che affiora addirittura durante una seduta telematica del Consiglio comunale di Roma.

Pubblicamente, davanti agli altri “onorevoli” attoniti o sghignazzanti, a seconda dei casi. La baruffa non sembra solo politica. Montella ha traslocato dalla truppa stellata al gruppo misto un anno fa. Ma anche Ficcardi, ancora formalmente nel Movimento, è ai ferri cortissimi col resto della maggioranza, soprattutto con Raggi, tanto che da settimane circolano voci sul suo possibile addio.

Al di là delle divergenze politiche, che in qualsiasi consesso democratico possono trovare sbocchi e forme, anche fra colleghi di partito, le liti tra grillini - attuali o ex - si distinguono quasi sempre per quell’ombra di rancore malcelato, la picca personale più forte del diverbio tematico. E a quel punto, perfino in piena sessione di dibattito, non resta che il vaffa, forse l’unico, poco decoroso cimelio sopravvissuto del grillismo d’antan.


lorenzo.decicco@ilmessaggero.i

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