Nuove assunzioni in Campidoglio, imbarazzo dem e ira dell'opposizione

Scossoni in Campidoglio per le nuove nomine nello staff del sindaco
Polemiche dall’opposizione ma forti imbarazzi anche nella maggioranza. Da ieri, nello staff del Campidoglio, ci sono 3 nuovi membri: Piero Latino, segretario romano di...

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Polemiche dall’opposizione ma forti imbarazzi anche nella maggioranza. Da ieri, nello staff del Campidoglio, ci sono 3 nuovi membri: Piero Latino, segretario romano di Articolo Uno, Federico Lobuono, Andrea Silvestrini (leader del Psi capitolino). Emolumenti tra i 32mila e i 47mila lordi all'anno.

Il leghista Fabrizio Santori si lamenta per «nuove figure in Campidoglio i cui curriculum restano oscuri». Vuole vederci chiaro anche Andrea De Priamo (FdI), presidente della commissione Trasparenza, che accenderà un faro sulle competenze dei neo-assunti.

Ma anche tra i Dem salgano i malumori: i 3 provengono da pezzi del centrosinistra usciti ridimensionati alle elezioni, c'è più di un rischio di rompere equilibri che difficilmente si sono creati in questi mesi nell'Aula Giulio Cesare.

Come nel caso di Lobuono, che da mesi attendeva (e premeva) per una collocazione. Prima renziano, poi fuori dal Pd candidato sindaco contro Gualtieri e infine in lizza nello stesso schieramento dell’ex ministro, ma incassando soltanto 300 voti. Non convince neanche che il 20enne poi, già al centro di polemiche social per gli account fake su Instagram, si occuperà di politiche giovanili. Sì, perché su questo versante il Pd ha voluto come delegato un campione di preferenze (tra gli under30), come Lorenzo Marinone, che di voti ne ha presi oltre 2.500.

Senza contare che Lobuono sarebbe vicino agli ambienti contiani. Un mondo non amato dai Dem romani, perché "l'avvocato del popolo" non ha mai nascosto gli sforzi per un matrimonio, anche in Campidoglio, tra democrat e Cinquestelle. Che a Roma, anche finita l'era Raggi, non si risparmiano colpi bassi, anche a mezzo stampa.

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Il Messaggero