Campidoglio, consiglio bloccato: in aula solo delibere di cittadini

Campidoglio, consiglio bloccato: in aula solo delibere di cittadini
A dare da fare all'assemblea capitolina, stamattina, ci penseranno i cittadini: con quattro delibere di iniziativa popolare, presentate a suon di migliaia di firme dei romani,...

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A dare da fare all'assemblea capitolina, stamattina, ci penseranno i cittadini: con quattro delibere di iniziativa popolare, presentate a suon di migliaia di firme dei romani, sul piano nomadi, le politiche di accoglienza per i richiedenti asilo e il Punto verde qualità della Madonnetta. Anche perché altrimenti, in aula Giulio Cesare, di atti di governo veri e propri se ne sono visti molto pochi, da nove mesi a questa parte. Anzi, di recente proprio nessuno. Questa settimana le uniche deliberazioni all'esame del consiglio - a parte la parziale revoca della convenzione con un consorzio - saranno proprio quelle che arrivano da fuori le mura di Palazzo Senatorio, su iniziativa rispettivamente di Federico Rocca, dei radicali Alessandro Capriccioli e Riccardo Magi e di Andrea Pellegrino.


I TEMI
E la prossima settimana andrà anche peggio, visto che la seduta di martedì verterà sulla «stabilità politica della giunta capitolina alla luce dei recenti fatti giudiziari» (in pratica il consiglio straordinario saltato la scorsa settimana e sulle «vicende storiche note come rastrellamento del Quadraro»: un tema molto interessante, ma non certo di strettissima attualità.

I PRECEDENTI
Andando a ritroso nelle ultime settimane, peraltro, si trovano votazioni su ordini del giorno - come quello sullo stadio della Roma, giovedì scorso - dibattiti su temi straordinari - come la riqualificazione e la sicurezza dell'Esquilino, il 14 febbraio - delibere ritirate per vizi di legittimità o mancanza di copertura finanziaria - come quelle per prorogare il servizio di derattizzazione e disinfestazione in città o per annullare il progetto di realizzazione dell'ecodistretto a Rocca Cencia - e una valanga di mozioni (che sono atti non vincolanti) sui temi più disparati, dall'acquisto di vetture ecologiche per i taxi al contrasto della prostituzione all'Eur.

Unica eccezione, l'istituzione della Consulta cittadina della sicurezza stradale, mobilità dolce e sostenibilità, votata in una seduta dell'assemblea dedicata proprio a questi temi. Insomma, dopo l'approvazione del bilancio di previsione 2017 (chiuso il 30 gennaio) i consiglieri comunali non sono stati sottoposti a un super lavoro, anche (e soprattutto) per la carenza di atti licenziati dalla giunta capitolina.

I NUMERI

Dallo scorso luglio a oggi l'aula Giulio Cesare ha dato il via libera a 158 delibere. La maggior parte (97) riguardavano però il riconoscimento di debiti fuori bilancio, dunque atti propedeutici alla possibilità poi di varare la manovra previsionale. Altri nove provvedimenti sono nomine per l'ufficio di presidenza, surroghe di consiglieri e convalide di ruoli, 32 autorizzavano lavori di somma urgenza, due hanno modificato gli statuti di società municipalizzate. Un'altra riconosceva la spesa per il Museo della Zoologia. Le altre riguardano tutte bilancio e assestamento. In sintesi: non vi è una sola delibera che caratterizzi l'amministrazione del Movimento 5 Stelle, che porti nuovi progetti o idee sul governo della città. Almeno per ora.

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Il Messaggero