Ne serviranno 60, entro due settimane, per portare a casa l’assestamento di bilancio e salvare l’Atac dal fallimento. Ma ieri, intanto, il consiglio comunale ha approvato...
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L’EREDITÀ
Buona parte dei fondi sbloccati ieri erano attesi da molto tempo dalle imprese che avevano eseguito lavori per conto dell’amministrazione comunale: su 28,7 milioni complessivi, ben 17,8 si riferiscono al 2012 o ad anni addirittura precedenti. «Per troppo tempo le casse capitoline hanno dovuto fare i conti con uscite figlie non sempre di fenomeni imprevedibili - spiega Alfredo Ferrari, presidente della commissione bilancio - ma troppo spesso di scarse risorse per interventi manutentivi». Insomma, lavori «di somma urgenza» utilizzati al posto di quella manutenzione ordinaria che avrebbe risolto i problemi alla radice.
IL PROGRAMMA
L’inizio della discussione delle unioni civili in assemblea capitolina slitta così alla prossima settimana. Ieri l’aula Giulio Cesare, esaurite le delibere sui debiti fuori bilancio, ha votato alcune mozioni presentate dai consiglieri. Tra le più rilevanti approvate c’è quella - firmata da Corsetti, Cantiani, Caprari, Dinoi, Giansanti, Onorato, Peciola, Quarzo e Tredicine - con cui si chiede al Campidoglio di «provvedere immediatamente alla pubblicazione del bando relativo all’affidamento dell’intervento di demolizione della sopraelevata della stazione Tiburtina, stralciando le opere relative alla sistemazione del piazzale ovest, per permettere il coinvolgimento del Municipio e delle associazioni dei cittadini». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero