I topi assediano il Campidoglio, fin negli uffici legali dell’amministrazione, creando una situazione «non più tollerabile per la sicurezza e salubrità...
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In particolare, sottolinea l’avvocato Raimondo, «è stata accertata la presenza di almeno un topo vivo nella stanza del dirigente amministrativo». Nel documento si segnala, quindi, «che fino alla derattizzazione e sanificazione della stanza suddetta, non sarà possibile svolgervi alcuna attività». L’Avvocatura ritiene urgente «per l’intera struttura l’attuazione di un intervento professionale, strutturale e ripetuto, di derattizzazione, per tentare di stroncare in pochi giorni una situazione che è senza dubbio non più tollerabile». Altrimenti, tutta l’attività dell’ufficio di via del Tempio di Giove rischierà di fermarsi, o di doversi trasferire altrove.
Non si tratta peraltro del primo caso recente di allarme per la libera circolazione di ratti sul colle capitolino. Alla fine dello scorso anno a lamentare l’invasione era stata la Ragioneria generale del Comune. Allora gli uffici avevano segnalato che «in particolare presso l’ufficio del Revisore dei Conti, sono state riscontrate presenze di escrementi di roditori». Scoperta che aveva fatto suonare l’allarme rosso, perché c’è tra l’altro il pericolo di incappare in una violazione del Testo unico in materia di sicurezza sul lavoro, che difatti era richiamato nella lettera inviata a dicembre del 2018.
Il nuovo allarme dell’Avvocatura fa però pensare a un problema molto più diffuso, in un edificio storico che, oltre al ruolo istituzionale, fa parte di una delle aree archeologiche più preziose (e visitate) della Città eterna. «Il Campidoglio è invaso dai topi - attacca Andrea De Priamo, capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale - Se la Raggi non riesce a disinfestare nemmeno i suoi uffici non c’è da stupirsi della disastrosa situazione della città, ormai priva di interventi sistematici». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero