Roma, i permessi dei camion bar saranno concessi dal comune e non più dalla Regione

Roma, i permessi dei camion bar saranno concessi dal comune e non più dalla Regione
​L’autorizzazione dei centri commerciali e le concessioni degli stabilimenti balneari. Ma anche la disciplina dei camion bar, spesso parcheggiati a pochi metri dai...

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​L’autorizzazione dei centri commerciali e le concessioni degli stabilimenti balneari. Ma anche la disciplina dei camion bar, spesso parcheggiati a pochi metri dai monumenti. Tutte materie che oggi ricadono nelle competenze della Regione, ma che presto potrebbero passare direttamente al Campidoglio, grazie alla proposta di legge regionale su Roma Capitale approvata dalla giunta regionale, che ora approderà in consiglio regionale. Nuovi poteri, dunque.




Ma inevitabilmente anche più responsabilità, che il Comune dovrà dimostrare di saper gestire. «La Regione aveva voce in capitolo anche su dove Roma doveva collocare le edicole di giornali - spiega il governatore Nicola Zingaretti - Abbiamo aperto un percorso di decentramento delle funzioni mai fatto prima, perché riguardava la gestione del potere». Ma Pietro Di Paolo, capogruppo regionale di Ncd, critica: «Alla fine Zingaretti se ne lava le mani e rimette tutte le decisioni a Roma Capitale».



COSA CAMBIA


Una delle principali novità riguarda le norme per le attività commerciali, fino a oggi di competenza regionale. La devolution dei poteri permetterà al Campidoglio di decidere in autonomia su varie questioni pendenti: da quella della collocazione dei camion bar a quella dell’apertura di nuovi centri commerciali, fino alle stazioni di servizio sul grande raccordo anulare. In particolare, fino a oggi è stato impossibile spostare i camion bar dalle aree di maggior pregio della Città eterna, a causa dei numero vincoli esistenti a cominciare da quelli dell’equivalenza economica. Cioè quel principio per cui una bancarella che sosta al Colosseo può essere spostata solo in un altro luogo che ha lo stesso valore economico. Ma i nuovi poteri porteranno anche piena competenza sulle aperture di nuove attività commerciali, soprattutto di grandi dimensioni, Un’innovazione che però, secondo Confesercenti Roma «rischia di aggravare una situazione già compromessa - sottolinea il presidente Valter Giammaria - con l’apertura di nuove strutture di grande distribuzione in una situazione di assenza di strumenti urbanistici adeguati». Tra le competenze in arrivo per l’amministrazione comunale anche quelle sugli orari di vendita e sulla gestione dei mercati. Il passaggio di poteri alla Capitale consentirebbe al Campidoglio di agire direttamente per lo sviluppo dell’immagine di Roma nel mondo, attingendo a fondi privati o a una parte (il 5 per cento) del ricavato della tassa di soggiorno, che genererebbe un budget di 3-4 milioni di euro. La proposta di legge regionale prevede anche maggiori competenze su beni demaniali. Un esempio è il Tevere: il Campidoglio potrebbe decidere in autonomia come utilizzare il tratto urbano del fiume, dagli approdi alla valorizzazione delle sponde, ottenendone anche un ritorno economico. Ma aumenterebbero anche le responsabilità nel campo della sicurezza, particolarmente delicate in casi come la recente emergenza maltempo. Il Campidoglio potrebbe avere maggiore autonomia anche per decidere sullo sviluppo della città: dai regolamenti edilizi ai piani urbanistici a quelli sui trasporti e la mobilità, parcheggi compresi. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero