Il centro storico di Roma si trova in una condizione di «sostanziale anarchia, dal punto di vista della distribuzione commerciale, sicurezza e illuminazione». Lo ha...
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Attraverso il tavolo su Roma «abbiamo fatto dei passi avanti, è la strada giusta», ha continuato Calenda. «Non credo - ha proseguito - che sia giusta la tentazione di dire che tanto sono i 5Stelle e che passi il cadavere, ma poi il cadavere che passa è quello di Roma, quindi ci dobbiamo impegnare tutti quanti». Insomma, ha chiarito, «qualunque sia il colore dell'amministrazione è giusti ingaggiarla».
«Continuo a essere convinto che se Renzi recupera l'idea di spiegare al Paese le cose in modo articolato e complesso possa essere il leader, ma non è affatto scontato, perché abbiamo perso un pezzo di fiducia nel Paese per eccessiva semplificazione», ha poi aggiunto Calenda parlano del centrosinistra.
Il problema più importante in Italia è «la fuga dalla realtà. Quando governi fai delle scelte che non sono buone per tutti, servono le priorità. Ed è questo che rifiutano i 5Stelle e ciò si riflette quando governano», ha sottolinato ancora il ministro dello Sviluppo economico, aggiungendo che i grillini «sono gli eredi della Dc consociativa» e «assomigliano alla fase finale della prima repubblica, quando si diceva che pagherà qualcun altro». Per Calenda, quindi, è necessario avere delle priorità e, tra queste, non si può inserire per esempio «un taglio minimo e indifferenziato dell'Irpef, cosa che rischia di essere una mancia elettorale».
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Il Messaggero