Lo scontro ormai è detonato e si combatte con accuse incrociate di «sciovinismo» ma anche più prosaicamente di «fuffa». Certo è che il...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
IL DOSSIER
D'altronde il dossier che ha preso corpo nell'ultima seduta del Tavolo per Roma è di quelli consistenti. Si sviluppa in cinque filoni (competitività, energia e mobilità sostenibile, interventi settoriali per occupazione e produzione, turismo, riqualificazione urbana) e calcola un investimento che, tra il 2018 e il 2022, ammonterà a 1 miliardo e seicento milioni: 1,2 miliardi sono già coperti e 420 milioni sono in corso di «finalizzazione». In città dovrebbero nascere quattro hub: dell'aerospazio, dello sport, dell'industria creativa e scienze della vita.
Fondi e idee ci sono, quello che manca, secondo il ministro Calenda, è l'impegno del Campidoglio grillino. E ieri lo ha ribadito, sia su Twitter che in tv, ospite di Giovanni Minoli su La7. «Dire che al tavolo su Roma Raggi si comporti come una turista per caso non è un insulto maschilista. Rispondere a muso duro è legittimo. Nascondersi dietro accuse di sciovinismo no». E ancora. «Raggi si lamenta continuamente dei soldi ma il vero problema è spenderli e fare accadere le cose altrimenti sono tutte chiacchiere». Chiacchiere? Dal M5S romano ribaltano la prospettiva e rilanciano con la «fuffa»: «Calenda la butta in confusione - cinguetta Paolo Ferrara, capogruppo del M5S in Campidoglio - Dei fondi non c'è traccia. Questo marketing politico a Roma lo chiamiamo fuffa». E sulla stessa traccia si muovono altri consiglieri grillini di Roma.
Calenda da parte sua passa il pomeriggio a replicare punto su punto a chi lo attacca su Twitter. «Questo tavolo è stato fatto per lavorare tutti insieme, per Roma. Non sta accadendo ed è cosa grave», scrive a un utente. «I problemi economici di Roma vengono da lontano - risponde a un altro - Sbagliato addossarne la responsabilità alla sindaca. Altra cosa però è constatare la mancanza di iniziativa anche quando è supportata».
AEREI E TV
Il ministro ieri ha aperto altri due fronti. In tv ha parlato di Alitalia, spiegando che «oggi abbiamo più di tre offerte sul campo: una più finanziaria e due più industriali». Tutte le proposte verranno valutate con una priorità, «assicurare i collegamenti», quindi le rotte. Seconda priorità, «meno soldi pubblici possibili», dice il ministro. E poi c'è il lavoro. Calenda ha parlato anche della Rai: «È un sistema vecchio che non funziona più. Il mio pensiero personale è che vada privatizzata e va dato il canone a chiunque fa progetti che hanno un valore di servizio pubblico». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero