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L’ultimo nido, scovato lo scorso ottobre in un magazzino agricolo a Riano, ha raccontato una stagione senza precedenti: le chiamate per segnalare la presenza di colonie (Orientalis e Germanica) e le richieste di intervento per neutralizzare gli imenotteri sono state circa 30 al giorno, anche relative al calabrone europeo ( conosciuto comunemente come Vespa Crabro). Proprio come è accaduto oggi a Sacrofano: una donna ha rinvenuto un grande nido di calabrone europeo nella mansarda della sua abitazione. «Un nido alto oltre un metro: una struttura da record», l’ha definita a “Il Messaggero” l’esperto Andrea Lunerti intervenuto per la messa in sicurezza del locale. «Attenzione ai garage e magazzini soprattutto se in disuso da diverso tempo».
Cosa è successo
L’allarme scatta nel pomeriggio quando la proprietaria di una villa alle porte della Capitale entra nella mansarda e e vede l'enorme nido. Di insetti, però, nemmeno l'ombra. «Era spopolato - spiega l’etologo Lunerti - c’era solamente una Regina volata via in un secondo momento». La struttura è stata recuperata integra e verrà esposta nella giornata di domenica (4 febbraio) presso la capanna del Rifugio del Lupo, a Morlupo.
Non è stato facile recuperare quel grande nido intatto: «E’ stato un lavoro certosino». Una scoperta avvenuta in una stagione invernale caratterizzata da ondate di caldo. «Possiamo reperire nidi - sottolinea ancora Lunerti - in qualsiasi momento della stagione e soprattutto nei sottotetti, nelle mansarde e in tutti quei luoghi non sigillati. Una soluzione può essere quella di installare retine. Se si tratta di Vespa Crabro, le colonie sono del tutto assenti rispetto alla Vespula Germanica: in questo caso i nidi sono perenni e rischiamo seriamente di poter essere aggrediti».
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