Vive con il cadavere del padre in casa per 4 mesi, scoperta choc vicino Roma. Luigi Stoppoloni, l'ex colonello dell'Areonautica, era morto a dicembre

L'anziano viveva con il figlio in una casupola isolata a due piani circondata da ulivi ed è qui, nella tarda mattinata di ieri, che si è presentato anche il medico legale

Vive con il cadavere del padre in casa per 4 mesi, scoperta choc vicino Roma. Luigi Stoppoloni, l'ex colonello dell'Areonautica, era morto a dicembre
Ha vissuto accanto al cadavere del padre per oltre quattro mesi, circondato da cumuli di rifiuti e immerso in un odore nauseabondo. Un fantasma in una casa che trasudava morte e...

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Ha vissuto accanto al cadavere del padre per oltre quattro mesi, circondato da cumuli di rifiuti e immerso in un odore nauseabondo. Un fantasma in una casa che trasudava morte e desolazione. Fino all’altra mattina, quando finalmente ha trovato il coraggio di dare l'allarme ai carabinieri, denunciando il decesso avvenuto a fine 2023. "Mio padre è morto a dicembre, correte, non ce la faccio più a reggere questa situazione", ha detto con tono concitato l'uomo, attorno ai 50 anni, affetto da un serio disagio psichico, al centralino della stazione dell’Arma di Zagarolo.

La scoperta choc

Quando sono arrivati al civico 11 di via Colli Quadri, nelle campagne di Zagarolo, in un territorio sperduto al confine con Palestrina, i militari erano dunque preparati: il cadavere di Luigi Stoppoloni, classe 1947, ex colonnello in servizio nell'Aeronautica, era in avanzato stato di decomposizione. Il corpo del settantasettenne era riverso sul letto, in parte coperto dalle lenzuola, nella camera matrimoniale.
La stanza si trovava in totale disordine: abiti accatastati uno sull'altro, piatti e bicchieri sporchi, giornali sparpagliati sul pavimento, sporcizia, ragnatele. L'anziano viveva con il figlio in una casupola isolata a due piani circondata da ulivi ed è qui, nella tarda mattinata di ieri, che si è presentato anche il medico legale, inviato sul posto dalla Procura di Velletri. I primi accertamenti hanno escluso la presenza di segni di violenza sul corpo dell'ex militare, rafforzando l'ipotesi di un decesso per cause naturali. Tuttavia, al fine di delineare meglio il quadro in cui è avvenuta la morte del pensionato e per escludere con certezza qualsiasi profilo di responsabilità penale, il magistrato di turno ha preferito disporre l'autopsia.

Il disagio sociale


Lo scenario emerso dal sopralluogo nell’immobile e nel giardino circostante effettuato dai carabinieri del Nucleo investigativo del gruppo di Frascati e della compagnia di Palestrina è quello di un profondo disagio sociale, aggravato da solitudine e senso di abbandono. I due uomini vivevano in pessime condizioni igienico - sanitarie, con buste e rifiuti ovunque, in tutte le stanze. Indescrivibili le condizioni dei servizi igienici e della cucina. Quasi certamente non erano accuditi da nessuno, neanche sporadicamente, e non potevano fare affidamento su qualche familiare. Il figlio di Luigi Stoppoloni sembra fosse andato a vivere con il padre dopo la separazione dei suoi, e nella diroccata villetta di Zagarolo è rimasto, nonostante il peggioramento dello stato fisico e psicologico, in simbiosi con l’anziano genitore. Anche l'isolamento dell’immobile rurale, in una fascia a cavallo tra i due Comuni dell'area casilina, non ha giovato a nessuno dei due, tra le difficoltà quotidiane quasi insormontabili nel fare la spesa, curarsi, provvedere alle esigenze basilari. Così ieri mattina, in attesa degli sviluppi dell'indagine, è stata immediatamente presa la decisione di affidare l'uomo, che probabilmente aveva avuto un blocco emotivo nel denunciare la morte di suo padre, ai servizi sociali del comune di Zagarolo, ora chiamati a sostenerlo nell’ulteriore choc della perdita della sua unica figura di riferimento. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero