Roma, guerra ai bus turistici, arriva la nuova stangata: costi delle multe triplicati

Roma, guerra ai bus turistici, arriva la nuova stangata: costi delle multe triplicati
Prosegue la battaglia del Campidoglio per mitigare l’impatto sulla città, e in particolare sul centro e sull’area del Vaticano, dei bus turistici. Dopo...

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Prosegue la battaglia del Campidoglio per mitigare l’impatto sulla città, e in particolare sul centro e sull’area del Vaticano, dei bus turistici. Dopo l’entrata in vigore dal primo gennaio del nuovo regolamento che limita gli accessi alla Ztl Bus e ridefinisce la sosta negli stalli, è infatti emersa la necessità di procedere con una ulteriore stretta, come dimostra il numero delle sanzioni comminate ai “bestioni” della strada che ogni giorno portano e scaricano a Roma migliaia di turisti da tutto il mondo, soffocando la circolazione stradale. Contestualmente all’entrata in vigore del nuovo regolamento sulla circolazione dei torpedoni in territorio capitolino, infatti, l’amministrazione aveva dato mandato ai vigili urbani di intensificare i controlli sul campo. 


Roma, sosta selvaggia e permessi falsi: ogni mese oltre mille verbali

E dalle verifiche della Polizia locale è emerso che solo nei primi due mesi e mezzo dell’anno sono state oltre 3.000 le multe effettuate nei confronti dei bus per le diverse tipologie di violazione, dall’accesso alla Ztl senza permesso fino al mancato rispetto della normativa anti inquinamento. Un dato che, proiettato sui primi 5 mesi di vita delle nuove regole, porta a circa 7.000 le sanzioni nei confronti dei “furbetti” della Ztl. Un po’ troppe, tanto che in Campidoglio ci si è resi conto che il sistema sanzionatorio previsto dal nuovo regolamento, stante la possibilità di pagare le multe in misura ridotta, non riesce ad avere un’efficace deterrenza, visto che sono tantissimi quelli che pur di non perdere migliaia e migliaia di euro frutto della spesa dei turisti affrontano tranquillamente il rischio di vedersi affibbiata una multa. Così, lo scorso 24 maggio, la Giunta capitolina ha approvato con una delibera quella che si può definire una vera e propria stangata che va ad aumentare sensibilmente i costi per chi verrà pizzicato a violare le regole, fino a quasi triplicarli. Il provvedimento, infatti, va a ridefinire, per ogni tipologia di infrazione, la misura dei pagamenti che era stata prevista dal nuovo regolamento, fino in alcuni casi a raddoppiarli. In particolare, approfittando della possibilità di deroga concessa alle giunte comunali per le multe stabilite dai regolamenti amministrativi, il Campidoglio è intervenuto sui pagamenti in misura ridotta, ossia gli “sconti”, pari al 30 per cento della multa, che vengono garantiti per legge a chi paga entro 60 giorni dalla contestazione o dalla notifica della violazione.


Fino a oggi, per fare un esempio, per l’accesso nella Ztl Bus senza il permesso, a fronte di una multa pari a 450 euro il trasgressore se la poteva cavare pagandone in misura ridotta 280 circa. Con le modifiche alle sanzioni, invece, il pagamento sarà invece sempre di 450 euro. Le altre violazioni per le quali le sanzioni sono state di fatto inasprite sono: uso improprio del contrassegno (uso del contrassegno su un bus diverso da quello per cui è stato rilasciato, effettuazione dei servizi non consentiti dal contrassegno, sosta nelle aree preposte di un bus autorizzato al solo transito, fotocopia del contrassegno); uso di un contrassegno contraffatto; sosta fuori dalle aree autorizzate e al di fuori dall’orario consentito; mancato rispetto della normativa antinquinamento; circolazione dell’autobus in violazione dei limiti fissati dal permesso rilasciato. Andando nel dettaglio, per l’uso improprio del contrassegno la multa con pagamento ridotto passa da circa 230 euro a 350 euro. La sanzione ridotta prevista per l’uso di contrassegni falsi e violazione delle norme anti inquinamento, invece, sale da 330 euro a 450 euro. La multa per i bus sorpresi in sosta fuori dalle aree autorizzate o fuori dall’orario consentito passa da 130 a 250 euro. Infine, in caso di circolazione in violazione dei limiti fissati dal permesso rilasciato, la multa invece di circa 80 euro ne costerà al trasgressore 200. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero