«Avevo appena preso l'autobus su via del Tritone vicino alla fermata di piazza Barberini quando dopo 20 metri il mezzo ha cominciato a rallentare. Qualche passeggero,...
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Daniele Foderà, 28 anni, consulente, era sulla linea 63, il bus esploso stamattina su via del Tritone a pochi passi da largo Chigi. Un miracolo che lui insieme agli altri passeggeri, una ventina, che si trovavano sul mezzo sia rimasto illeso.
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«Quando abbiamo visto il fumo uscite dal retro - racconta - inizialmente non abbiamo pensato a una cosa così grave. Da passeggero abituale dei mezzi pubblici sono abbastanza abituato agli autobus che si guastano in mezzo alla strada». Ma stavolta è stato peggio. Stavolta, davvero, ci poteva scappare il morto.
«L'autista ci ha detto, "scendete tutti" e la gente ha cominciato a correre per strada. Io ho proseguito a piedi ma non potevo immaginare che di lì a pochi minuti il bus sarebbe letteralmente esploso».
Un boato fortissimo, i vetri in frantumi, i sedili che si scioglievano sotto le fiamme in mezzo a turisti e curiosi che riprendevano con il telefonino, negozianti che si rifugiavano dentro le loro attività, persone che correvano dentro ai bar con le porte chiuse. Un inferno. «Stavolta ci è andata bene», ripete Daniele ancora sotto choc. Appena in tempo.
Il Messaggero