In un liceo a Roma il primo giuramento contro ogni forma di violenza

In un liceo a Roma il primo giuramento contro ogni forma di violenza
Mai più banchi vuoti perché si ha paura di tornare a scuola o, peggio, perché si è scelto di farla finita. Mai più ragazzi “uccisi”...

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Mai più banchi vuoti perché si ha paura di tornare a scuola o, peggio, perché si è scelto di farla finita. Mai più ragazzi “uccisi” dalla rete, discriminati, bullizzati: «Sei grassa», «sei checca», «sei una facile». Utopie giovanili? Forse, ma è bello che i giovani sognino. Accade così che a Roma una scuola, il classico Pilo Albertelli di via Manin, diventi il primo liceo al mondo a dichiararsi contro ogni forma di discriminazione e omofobia suggellando con un autentico giuramento la fine di un’epoca, l’epoca della violenza. 





Gli alunni dell’istituto, uno dei più antichi a Roma dove studiarono tra l’altro Enrico Fermi, Carlo Cassola ed Ettore Scola, proprio oggi durante la IV notte nazionale del liceo classico, giureranno «di non usare mai violenza nel corso della propria vita e di impegnarsi a rendere la propria esistenza e quella di chiunque li circondi migliore».
Il giuramento sarà una sorta di performance artistica, un evento scritto dall’autrice Marina Rapone, da sempre attiva contro la violenza sulle donne. E sarà preceduto da un percorso tra quadri viventi in cui l’autrice trasformerà la scuola in un museo ed ogni classe in un quadro tra emozioni, sogni, angosce e speranze del mondo degli adolescenti. Perché crescere, spesso, non è un gioco da ragazzi. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero