Buche a Roma, la procura indaga su tutti i municipi, sfogo della mamma di Elena Aubry

Il pm Antonia Giammaria ha disposto accertamenti su tutti i municipi di Roma per verificare come siano stati spesi i fondi destinati alla riparazione delle buche. La Procura di...

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Il pm Antonia Giammaria ha disposto accertamenti su tutti i municipi di Roma per verificare come siano stati spesi i fondi destinati alla riparazione delle buche. La Procura di Roma ha delegato le indagini alla Guardia di Finanza che presto trasmetterà a piazzale Clodio una prima informativa. L'obiettivo degli inquirenti, che a inizio estate hanno ricevuto un esposto del Codacons, è capire se i proventi delle contravvenzioni al Codice della strada, che per legge devono essere destinati in gran parte alla manutenzione di vie e piazze e al rafforzamento della sicurezza di automobilisti e pedoni, siano invece stati spesi in tutt'altro.


Buche a Roma, fondi sprecati tra facchini e bonus: strade con i rattoppi

E il Campidoglio è riuscito a dare "buca" anche alle buche

Dopo l'articolo del Messaggero, ieri sul caso è intervenuta la mamma di Elena Aubry, motociclista romana di 25 anni morta per una buca sull'Ostiense. Intervistata dalla trasmissione Le Iene, Graziella Viviano si è detta «sconcertata». «Invece di chiudere quelle maledettissime buche, usano i soldi per cibo e scrivanie. Ho sempre sostenuto che questi fondi debbono andare per la sicurezza stradale. Ma non bisogna inventarsi nulla: c'è la legge che lo dice. Penso però che andrebbe fatta una verifica non solo a Roma ma in tutta Italia». Per la mamma della giovane centaura uccisa da una voragine, «a Roma c'è un meccanismo contorto. In ogni amministrazione occorrerebbe individuare delle figure precise, per sapere chi fa cosa: qui è molto difficile. Chiedo due cose semplici: responsabilità ed etica. Manca il rispetto verso il cittadino. Siamo gli ultimi della scala. Ci si è dimenticati che il cittadino è lo Stato».
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Il Messaggero