Buche killer, lavori bloccati in sei Municipi: «La Salaria va chiusa»

Buche killer, lavori bloccati in sei Municipi: «La Salaria va chiusa»
Qualcuno ci avrà fatto caso in questi giorni perché gli episodi non sono di certo mancati: schierate le pattuglie della polizia locale per controllare le tante buche...

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Qualcuno ci avrà fatto caso in questi giorni perché gli episodi non sono di certo mancati: schierate le pattuglie della polizia locale per controllare le tante buche aperte sull'asfalto di Roma. È successo tre sere fa a largo di Santa Susanna e ancora giovedì notte in via Cernaia. Le luci blu delle sirene accese per avvertire del pericolo in attesa che quelle voragini fossero ricoperte. In periferia i residenti hanno perso la fiducia tanto che a Selva Candida (XIV Municipio) sono apparsi anche striscioni che celebrano le buche come «patrimonio dell'Unesco». Cosa succede? «La situazione è complessa», risponde a denti stretti un funzionario del dipartimento Simu, il grande ufficio che si occupa delle infrastrutture e della manutenzione urbana per il Campidoglio. Il motivo è semplice quanto disarmante: l'appalto centralizzato per garantire il pronto intervento sulle strade della Capitale non è ancora entrato in vigore in tutti i Municipi benché la gara da oltre 4 milioni di euro sia stata bandita mesi fa. Tra ricorsi pendenti, consegna delle polizze ancora al palo, ritardi sulle assegnazioni, il 2019 si è aperto con quello che tecnicamente viene chiamato «vuoto manutentivo». Cosa significa? Ogni anno il Comune garantisce, al netto delle risorse che trasferisce ai singoli Municipi per gli interventi di manutenzione ordinaria, un plafond da utilizzare per l'appunto sul pronto intervento necessario a coprire quelle emergenze che si verificano sulle arterie della Capitale. Peccato però che il nuovo anno si sia aperto senza garanzie. Ad oggi ci sono, infatti, sei Municipi che sono scoperti mentre negli altri l'appalto è partito soltanto di recente.


LE CRITICITÀ

Entrando nel dettaglio, il pronto intervento non è garantito al IV Municipio (Tiburtino Colli Aniene), nel IX e X Municipio (dall'Eur a Ostia) e ancora nel XIV, XV e III Municipio che complessivamente coprono Trionfale, Cassia, Salario, Talenti, Montesacro. Proprio in quest'ultimo caso, l'assessore ai Lavori Pubblici, Francesco Pieroni, ha lanciato l'allarme per la via Salaria, una delle principali arterie di ingresso a Roma Nord: «La corsia che porta in città spiega Pieroni è costellata di voragini, dal Simu ci hanno detto che l'appalto per il pronto intervento non è ancora partito e se il Comune non interverrà, perché non può essere il Municipio a farlo, chiederò la chiusura della corsia laterale dall'altezza della motorizzazione fino all'aeroporto dell'Urbe». In fretta e furia ieri alcune squadre sono partite per cercare di tamponare un'emergenza nuova che tuttavia ricalca un canovaccio conosciuto: solo lo scorso anno proprio in via Salaria a causa delle buche una trentina di automobilisti rimasero bloccati per i guasti riportati alle vetture. La situazione non va meglio neanche in quei territori dove l'appalto è partito benché con ritardo. Le coperture che il Campidoglio avrebbe dovuto garantire fin dal primo gennaio sono arrivate quasi in blocco per gli altri Municipi tra il 20 e il 24 gennaio. «Ho preteso che il Simu intervenisse comunque argomenta la presidente del VII Municipio, Monica Lozzi perché il vuoto manutentivo si verifica ormai da due anni e ogni volta siamo noi a coprire gli interventi con le risorse che ci servirebbero per altro, adesso basta». Anche perché, sostiene più di un presidente, il cortocircuito si sarebbe potuto evitare: «Il Comune ha approvato nei tempi utili il Bilancio conclude la Lozzi l'assessorato ai Lavori pubblici era consapevole del ritardo sull'entrata in vigore del nuovo appalto per il pronto intervento e avrebbe dunque potuto creare un ponte per almeno venti giorni, invece nulla: nel mio Municipio le coperture sono state garantite solo dal 24 gennaio, prima ci siamo arrangiati». Invece nulla: per quasi un mese la gran parte dei territori è stata abbandonata con le buche che, complice anche il maltempo, sono tornate ad arredare decine e decine di strade. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero