Roma, pronti per San Silvestro: sequestrati 500 botti illegali

Fuochi artigianali e potenzialmente micidiali
Cinquecento fuochi d'artificio illegali. Li ha scoperti e sequestrati la Polizia di Stato il 5 dicembre scorso. Ironia: quel giorno è dedicato a Santa Barbara,...

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Cinquecento fuochi d'artificio illegali. Li ha scoperti e sequestrati la Polizia di Stato il 5 dicembre scorso. Ironia: quel giorno è dedicato a Santa Barbara, protettrice dei lavoratori impegnati in mestieri nei quali si ha a che fare con esplosivi, fuoco e materiali pericolosi e che secondo la tradizione protegge dalle morti violente e dai fulmini.


C'è chi si sta preparando al veglione di San Silvestro con questi “botti” artigianali e potenzialmente micidiali. Gli agenti hanno scoperto una fiorente attività di commercio di artifizi pirotecnici pericolosi detenuti illecitamente da un venditore che non era in possesso di alcuna autorizzazione, sia per lo stoccaggio che per la vendita di materiale esplodente. Da un monitoraggio di alcuni siti internet e social network, dove venivano offerti in vendita prodotti pirotecnici, è emersa una persona residente nel quartiere romano Prenestino che pubblicizzava i propri prodotti mediante foto, con le quali mostrava batterie di fuochi, petardi di grosse dimensioni e cipolle confezionate in modo artigianale, messi in vendita a prezzi vantaggiosi rispetto a quelli del mercato legale, il tutto acquistabile senza alcuna formalità.


Dopo aver individuato il sito dove si realizzavano le illecite compravendite, gli operatori, dopo essersi appostati, hanno notato la presenza di due persone intente nello scambio di un cartone con all’interno numerosissimi fuochi del genere proibito, rinvenendone poi altri presso l’autovettura di sua proprietà ed un altro ingente quantitativo presso il garage della sua abitazione, immediatamente sottoposto a perquisizione. Il materiale sequestrato è stato sottoposto a sequestro penale e, con l’aiuto del personale degli artificieri della Questura, previa campionatura ed autorizzazione dell’autorità giudiziaria, è stato avviato alla distruzione proprio per l’elevata pericolosità degli artifici artigianalmente confezionati e della loro instabilità, mentre il soggetto che li deteneva è stato deferito alla Procura presso il Tribunale di Roma a cui dovrà rispondere dei reati di detenzione e vendita abusiva di materie esplodenti.
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Il Messaggero