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Non era ancora capitato ma ieri la linea B della metro è stata sospesa momentaneamente a causa di uno scippo. Interdizione parziale in direzione Rebibbia-Jonio per un borseggio avvenuto sul vagone. Poi ci sono stati i calci e i pugni, sabato sera in via Pastini, fra i titolari di un ristorante e una coppia di avventori, con precedenti specifici alle spalle. I ristoratori all'inizio hanno provato ad allontanarli ma quella coppia poi si è nuovamente avvicinata ai tavoli e a quel punto alle parole è seguito il tafferuglio anche se nessun borseggio si è consumato. Alla fine i presunti scippatori (si è verificato poi con precedenti specifici alle spalle) sono fuggiti ma sono stati intercettati da un carabiniere di vigilanza alla Camera dei deputati e portati alla stazione Quirinale. Non essendoci stato però alcun borseggio i due sono tornati in strada a riempire quel nutrito gruppo di borseggiatori che, complici i tanti turisti, nelle ultime settimane si è scatenato per le strade del Centro e sui mezzi pubblici. Solo i carabinieri della Compagnia Roma Centro domenica hanno arrestato 11 persone, altre due sono state fermate dai colleghi di Parioli. Le direttissime, tenutesi lunedì hanno confermato gli arresti, ma i borseggiatori sono tornati in strada, alcuni con l'obbligo di firma altri con la notifica del divieto di avvicinamento al Centro.
«Non c'è giorno - commenta il comandante Roberto Martina, a capo della compagnia dei carabinieri Roma Centro - che non arrestiamo uno o due borseggiatori».
LE CONTROMISURE
Fra il Pantheon, Fontana di Trevi, Campo de' Fiori, Trastevere, camerieri e titolari sono chiari: «Ormai li riconosciamo subito e ai clienti diciamo di tenere le borse fra le gambe, mai dietro le sedie e di togliere i cellulari dal tavolo». Perché spesso e volentieri "attaccano" così: pochi secondi, la ressa, la distrazione dei clienti e le borse o gli zaini che spariscono. Alcuni locali per garantire una maggior sicurezza hanno istallato sotto ai tavoli dei ganci a "scatto" dove chiudere la borsa o lo zaino. «Li abbiamo collaudati - dice il dipendente di una trattoria all'Esquilino - se tiri non viene via e non puoi insistere».
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Le categorie però dei borseggiatori sono chiare: «Per lo più - aggiunge il comandante Martina - sono nomadi, donne soprattutto e in stato interessante o sudamericani». Tra gli undici fermati domenica c'era anche l'ennesima «nomade di 32 anni incinta dell'undicesimo figlio all'ottavo mese». Sulla metro aspettano le vittime all'ingresso dei vagoni oppure a bordo riescono a sfilare restando poi impassibili portafogli e preziosi. Per le strade del centro e fra i ristoranti «la velocità e la discrezione - conclude Martina - sono le prerogative, bene sempre tenere borsa e zaino davanti e non avere il cellulare nelle tasche».
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Il Messaggero