L'idea della giunta Raggi di distribuire ai vigili romani un bonus multe, anticipata ieri dal Messaggero, scatena una ridda di reazioni contrapposte. E spacca i sindacati....
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Il Campidoglio, rappresentato dal delegato al Personale Antonio De Santis, ha sottolineato che l'obiettivo della riforma è agganciare i nuovi bonus «al merito e al rendimento», attraverso il conteggio di «prestazioni misurabili» e non più legate al giudizio arbitrario del dirigente di turno.
Sullo sfondo della discussione resta il nodo dell'incentivo per i verbali staccati dai caschi bianchi. Anche i confederali, mesi fa, avevano presentato all'ex prefetto Tronca una proposta di contratto che prevedeva «un incentivo derivante dai proventi delle contravvenzioni». Spiega Giancarlo Cosentino della Cisl-Fp: «Più che alle multe, siamo favorevoli a legare una parte delle indennità accessorie al numero dei controlli realizzati». Contraria invece l'Ugl, al grido di «non siamo sceriffi di Nottingham», come dice Marco Milani.
LE REAZIONI
La discussione sul premio agganciato all'equazione «più multe fai, più ti pago» ieri ha animato un dibattito che ha sconfinato il perimetro sindacale e ha coinvolto anche i partiti e le associazioni dei consumatori. Il Codacons ha minacciato «azioni legali», mentre per Federconsumatori si tratterebbe di «un provvedimento poco corretto messo in campo per far fronte all'assenteismo nel corpo della polizia locale».
Protesta ovviamente l'opposizione. Per il consigliere Andrea De Priamo di Fdi-An, il bonus multe «rappresenta una provocazione verso i cittadini romani già alle prese con l'inadeguatezza dei servizi pubblici». Contesta l'idea del «vigile-sceriffo» anche Adriano Palozzi di Forza Italia, mentre per la lista Giachetti, Svetlana Celli bolla il provvedimento come «un maldestro tentativo per fare cassa da parte della giunta M5S».
Il delegato al Personale del Campidoglio, Antonio De Santis, spiega che «l'obiettivo dell'amministrazione è premiare il merito. Siamo al lavoro per firmare il nuovo contratto entro la primavera. Sicuramente ci sono ancora delle criticità ma vogliamo superarle. Vogliamo dare risposte ai dipendenti e rimanere nelle regole». Per quanto riguarda le scuole comunali, il delegato al Personale spiega che «dopo avere stabilizzato 1.200 maestre precarie, è allo studio anche la stabilizzazione di un altro bacino di insegnanti a disposizione per le supplenze».
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Il Messaggero