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Marco Doria, presidente del Tavolo per la riqualificazione dei parchi e delle ville storiche di Roma, dopo che ieri qualcuno ha posizionato un ordigno artigianale sulla sua auto parcheggiata in zona Prati, ha scritto un lungo post su Facebook: «Sono anni che continuo a denunciare, alla Procura, Carabinieri e alla Polizia di Stato e Digos tutti gli attacchi e le minacce che mi arrivano. È importante che si sappia che tutti quelli che mi hanno offeso o minacciato sono stati denunciati e prima o poi un funzionario di Pubblica Sicurezza oppure un Carabiniere andrà a bussare alla loro porta. Io non arretro di un centimetro, non mi intimidiscono per niente. Saranno tutti perseguiti, uno a uno, e non mi fermerò davanti a nulla. Se saranno condannati a pagare devolverò tutto in beneficenza».
Le minacce nei confronti del dirigente comunale sono sopraggiunte a seguito del suo impegno nel denunciare l'occupazione abusiva di edifici storici a Villa Pamphilj e il danneggiamento di statue e fontane. «È stata ritrovata una bomba nella macchina di Marco Doria. Un fatto gravissimo, esprimo la mia piena solidarietà», ha commentato a stretto giro il sindaco Virginia Raggi su Twitter. L'ordigno era stato posizionato sotto il motorino del tergicristallo della vettura. Si tratterebbe di una bomboletta spray con dentro polvere pirica e innesco artigianale. Per disinnescarlo è stato necessario l'intervento degli artificieri.
«È un episodio gravissimo. Il MoVimento 5 Stelle si unisce al sindaco Raggi nell'esprimere solidarietà al dirigente del Comune nominato per quel ruolo dallo stesso primo cittadino e che già in passato era stato oggetto di minacce. Ci auguriamo si possa fare al più presto luce su questo episodio, individuando i responsabili e le ragioni che li hanno spinti a tanto». Così in una nota i senatori, i deputati e gli europarlamentari romani del M5s. ROMA
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