Il fenomeno incontrollato dei “salta fila” che rifilano tour ai Musei Vaticani a prezzi esorbitanti inghiotte sempre di più l’area di San Pietro. A...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
In questo contesto, sono state denunciate 2 persone, altre 35 sono state sanzionate amministrativamente così come 3 titolari di attività di promozione turistica. L’attenzione degli investigatori è stata rivolta, in particolare, al mondo dei cosiddetti «saltafila» e dei «promoters» turistici che a decine invadono punti strategici della Capitale a caccia di visitatori a cui proporre visite guidate o escursioni a pagamento.
In 35 - perlopiù cittadini del Bangladesh, ma anche afghani, indiani e romeni - sono stati sorpresi ad esercitare questo tipo di attività senza alcuna autorizzazione e sono stati sanzionati per complessivi 14.000 euro. Stessa sorte per 3 titolari di attività di promozione turistica della Capitale che, per aver impiegato personale non autorizzato, sono stati multati a loro volta per un totale di 1.200 euro.
Tra i promoters turistici, un cittadino del Bangladesh di 32 anni è risultato inadempiente all’ordine di espulsione emesso dal Questore di Potenza lo scorso 22 maggio, venendo pertanto denunciato a piede libero e avviato al Centro di Permanenza per il Rimpatrio di Bari. I carabinieri hanno anche sequestrato numeroso materiale pubblicitario di tour guidati e di escursioni nella Capitale, 3 segway, pettorine e tesserini di identificazione dei vari Tour Operators e un tablet trovato nella disponibilità delle guide fuorilegge contenente materiale informatico inerente le visite guidate nella zona di San Pietro.
La maggior parte delle persone sanzionate, inoltre, sono state sorprese a svolgere la loro attività illegale all’interno dell’area Unesco, limitando la libera accessibilità e la fruizione da parte di cittadini e turisti, motivo per cui nei loro confronti è stata richiesta anche l’emanazione del Daspo Urbano. Durante i controlli, hanno sorpreso una cittadina romena di 25 anni, pregiudicata e proveniente dal campo nomadi di via Candoni, che nel sottopasso di Porta Cavalleggeri stava impiegando il figlioletto di soli 2 anni nell’accattonaggio. Anche per lei è scattata la denuncia a piede libero per maltrattamento di minori. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero