Storia di Filippo Bataloni, della sua malattia, di una famiglia che spera @RobyS1966 Con la maglietta al...
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della sua malattia,
di una famiglia che spera
@RobyS1966
Con la maglietta al contrario perché a Filippo piaceva così. Ogni bimbo ha le sue fissazioni, lui era un “no logo”. E molto altro, i genitori si sono decisi a raccontarlo: è la storia di un grande amore quella che Stefano Bataloni e sua moglie Anna Mazzitelli sintetizzano nel libro “Con la maglietta a rovescio” nelle librerie dal 22 marzo (presentazione il 23 marzo ore 18 presso la Feltrinelli di via Appia). Filippo è morto di leucemia, i genitori hanno lottato con lui fino all’ultimo, sostenendosi con la fede e stringendosi attorno a quel bambino che ogni giorno, dall’età di 2 anni e mezzo strappava un giorno alla vita. «Ci ha insegnato cosa è l’amore per un figlio» disse il padre; per aggiornare in tempo reale amici e parenti crearono un blog piovono.miracoli dove ancora oggi continuano a parlare della loro famiglia e di Filippo.
Il piccolo ha lottato con coraggio per 6 anni, tra ospedali, trapianti, terapie sperimentali. Ha imparato a pregare quando il dolore avrebbe spaventato un adulto, ha fatto vacanze e trasfusioni, fino all’ultima recidiva nell’agosto 2014: Filippo ha 8 anni e mezzo, è stremato. Chiede: «Mamma quando mi passano i dolori?» e Anna gli giura, promette solenne: «Non lo so però se non ti passano te ne vai subito in Paradiso». Il funerale è una festa, ci sono i fratellini, un migliaio di persone. C’è chi in questi casi si allontana dalla fede e chi ci si tuffa, Anna e Stefano hanno abbracciato la ”loro” Croce, il libro parla di questo. E del loro bimbo che ha combattuto contro i draghi. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero