È uno dei tanti angoli suggestivi della Garbatella, un'isola pedonale con gelaterie, ristoranti, un giardino pubblico e un'area giochi per bambini proprio dietro la...
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Tenta di rapire bimba di 9 anni ad Albano per violentarla. La nonna urla e fa bloccare il 40enne
Tenta di rapire una bimba di 9 anni al parco per violentarla: il bruto è recidivo. I residenti: «Abbiamo paura»
L'OPERAZIONE
La notizia è emersa solo due giorni fa in occasione di una nuova operazione antidroga messa a segno dagli investigatori del commissariato Colombo, diretti da Isea Ambroselli. La bambina fotunatamente se l'è cavata con un forte stordimento, senza contare le ore di angoscia vissute da parte dei genitori, dopo essere stata tenuta in osservazione in ospedale per un pomeriggio. Un episodio avvenuto nella stessa giornata durante la quale gli investigatori del commissariato Colombo avevano arrestato per spaccio un italiano di 48 anni, D.C.G. residente a pochi passi dal parco. In quel frangente l'uomo, sorpreso dai poliziotti mentre vendeva dell'hashish a un acquirente, tentò di fuggire e di liberarsi delle droga che aveva con sè gettando un panetto di fumo in una gelateria, e provocando anche la reazione infuriata del titolare.
LA COINCIDENZA
È probabile che quel giorno anche altri pusher avessero nascosto la droga negli anfratti del parco, per evitare di farsi pizzicare con le dosi addosso. Ma da allora i poliziotti non hanno mai abbassato la guardia, con appostamenti mirati e sopralluoghi effettuati senza dare nell'occhio. E così domenica hanno scoperto che lo stesso pusher, finito ai domiciliari con tanto di braccialetto elettronico, continuava a vendere l'hashish dalla finestra di casa, un appartamento su un piano rialzato a un passo dal parco. È bastato qualche appostamento per far scattare il blitz, con tanto di cani antidroga.
I CANI ANTIDROGA
I segugi, Mia e Condor, hanno scovato 163 dosi di hashish nascosto nel doppio fondo del forno, in cucina. Altri frammenti di droga erano già sul davanzale pronti per essere venduti. Stavolta per D.C.G. si sono aperte le porte del carcere, con una condanna pesante: tre anni e due mesi di reclusione. È accusato anche di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale: durante i controlli ha scaraventato dalla finestra usata per spacciare un agente, procurandogli ferite guaribili in 15 giorni. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero