Giallo sul bilancio, giunta sotto accusa L'opposizione: «Documento fantasma»

Giallo sul bilancio, giunta sotto accusa L'opposizione: «Documento fantasma»
L'assessore Silvia Scozzese assicura ai consiglieri di centrosinistra che si tratta semplicemente di «un ritardo nella pubblicazione da parte degli uffici». Ma il bilancio...

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L'assessore Silvia Scozzese assicura ai consiglieri di centrosinistra che si tratta semplicemente di «un ritardo nella pubblicazione da parte degli uffici». Ma il bilancio di previsione 2015 del Campidoglio, approvato dalla giunta lo scorso 30 dicembre, è diventato un rebus. Riaccendendo frizioni mai veramente sopite tra l'amministrazione di Ignazio Marino e parte della sua maggioranza: con Sel sul piede di guerra e una buona parte del Pd pronta «a imporre sostanziali modifiche» alla manovra, appena se ne conosceranno i termini con precisione.


Già, perché sulla delibera dell'esecutivo capitolino è sorto un vero e proprio giallo. I fatti: a 11 giorni dal via libera in giunta, nessuno ne ha ancora una copia o ne conosce con certezza le cifre. Tanto da aprire un valzer di ipotesi e dietrologie sul “bilancio fantasma”.



LA POLEMICA

A lanciare il sasso è Alessandro Onorato, capogruppo della lista Marchini: «Il sindaco e gli assessori hanno votato un documento in bianco che poi modificheranno in base alle reazioni e agli annunci? Che cosa ne pensa il giudice e neo assessore alla legalità Sabella?». E Fabrizio Ghera (Fdi-An) va oltre, preparando una diffida nella quale di chiede al sindaco di «fornire immediatamente al sottoscritto copia del documento approvato e renderlo, altresì, di dominio pubblico affinché anche i cittadini ne possano prendere visione». Il fuoco è acceso: «Non possiamo fare i passacarte della giunta», dicono gli esponenti democrat più critici nei confronti di Palazzo Senatorio. Fabrizio Panecaldo, coordinatore della maggioranza, tenta di placare gli animi inquieti: «Mi fido dell'assessore Scozzese, da lunedì cominceremo a discutere insieme del bilancio». Ma sull'assenza (almeno finora) di comunicazioni da parte della giunta - che giovedì scorso ha provocato l'ira di Sel, con tanto di abbandono del vertice di maggioranza - non si sottrae: «In effetti non abbiamo ricevuto alcun documento - ammette Panecaldo - e la cosa non poteva di certo farci piacere». Tutto ciò mentre Sel alza i toni: «O si cambia rotta o noi non garantiamo il vincolo di maggioranza - sottolinea Gianluca Peciola - Ci vediamo in consiglio a valutare quali provvedimenti sono utili alla città e quali non lo sono».



L'ITER



L'iter di approvazione della manovra potrebbe essere quindi più scosceso del previsto. Sui tempi Panecaldo è moderatamente ottimista: «Cominciando a discuterne lunedì, considerando il tempo necessario ai Municipi per fare le loro valutazioni, il bilancio potrebbe sbarcare in aula tra il 10 e il 15 di febbraio». Ma i consiglieri di maggioranza sono pronti a entrare in profondità nel merito della delibera di giunta: «Questa è una manovra politicamente molto significativa, anche perché facciamo tutto quello che c'è stato richiesto sul piano di rientro un anno prima - spiega Alfredo Ferrari (Pd), presidente della commissione bilancio - ma quest'anno vorremmo superare la prassi degli emendamenti di giunta, lavorando a un maxi emendamento di commissione». La partita, insomma, è tutta da giocare.

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Il Messaggero