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Una bottiglia di yogurt, una lattina, un pacchetto di sigarette e così i cestini delle bike a Roma si trasformano in un porta rifiuti alla portata di tutti.
È questo il biglietto da visita della mobilità sostenibile della Capitale che fa i conti con bici di fatto inagibili, appena fuori la stazione Termini, a causa dei cestini utili a contenere oggetti personali trasformati in secchi della spazzatura dalla serie di rifiuti abbondonati dai passanti.
Un problema che colpisce in particolare le vie limitrofe della stazione per la numerosa presenza di ristoranti fast food, la metro e il treno da prendere all’ultimo minuto, nonché un elevato numero di persone che vi transita rispetto ad altre zone della Capitale. Lattine, coppette di gelato, bottiglie di vetro, pacchetti di sigarette, fazzoletti, sono i principali rifiuti accumulati nei cestini delle bike sostenibili, che costringono coloro che scelgono la modalità sharing a cercare le bici altrove, in una zona più lontana quando le avrebbero di fatto a disposizione, funzionanti, a due passi dalla stazione.
Un servizio di mobilità condivisa che fa i conti con la non curanza di un bene comune e che rischia di essere un servizio a metà, nonostante la Città Metropolitana di Roma stia da tempo investendo sul tema, attraverso uno specifico piano per la mobilità sostenibile (il PUMS - Piano Urbano della Mobilità Sostenibile).
Con il superamento del punto più complesso della pandemia, proprio biciclette e monopattini sono risultati essere i mezzi sharing giornalmente più noleggiati, seguiti da macchina e scooter, come rivelano i dati 2022 del Rapporto Nazionale sulla sharing mobility promosso dal Ministero della Transizione Ecologia, dal Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile e dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile.
Ai dati però va aggiunta una riflessione sulle modalità d’uso e il rispetto della mobilità leggera. Tanti sono infatti i casi di abbandono di monopattini e bici su marciapiedi e strisce pedonali che rendono difficoltoso il passaggio a pedoni, persone con disabilità o passeggini, come fanno notare sul web alcuni utenti condividendo foto e scambiando riflessioni.
https://twitter.com/alfredoferrante/status/1633522970621784064
Il problema dei “parcheggi selvaggi” dei monopattini, unito al mancato rispetto dei mezzi come il caso dei “cestini rifiuti” delle bici, suggerisce una lunga strada da fare in termini di sensibilizzazione al bene comune, con dati che mostrano ancora la larga preferenza dei cittadini ad utilizzare la mobilità pesante (auto e moto private) per gli spostamenti in città, nonostante il traffico e il trasporto pubblico locale inefficiente siano tra i principali problemi riscontrati dalle persone, in particolare a Roma (dati Osservatorio Stili Mobilità, 2022).
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