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La sensazione è (quasi) paragonabile alla vincita al lotto: quando lo trovi hai fatto terno secco e senti di essere la persona più fortunata del mondo. Il parcheggio, a Roma, è una missione (possibile) che pochi riescono a compiere. E non doppie, triple file o sui marciapiedi, tanto «si tratta di qualche secondo e arrivo subito», ma parcheggi su striscia blu con ticket (obbligatorio) se non si vuole rischiare una multa. Nella Capitale d’Italia, però, i problemi non sono solamente (purtroppo) legati al posto auto, ma da diverso (troppo) tempo, molti romani devono fare i conti con la presenza di “ospiti” indesiderati: i cinghiali. Gli ungulati si avventurano - in molti casi con prole al seguito - tra i rifiuti (alla ricerca di cibo) lungo le strade o nei giardini delle abitazioni.
Il biglietto
E così, può capitare, di sera, al rientro a casa, fra le strade di Roma, di incontrare una famiglia di cinghiali. Il panico è assicurato, ma resta l’incognita auto. «Dove potrò parcheggiare?», sarà stata la domanda di una residente nel quadrante nord della città. Timorosa per l’invasione ungulati ha deciso di lasciare la sua vettura in un altro spazio - forse una sosta selvaggia - purché lontana dai grossi mammiferi. E come testimonia la foto raccolta e pubblicata dal profilo Facebook “The Roman post” (diventata virale), l’automobilista ha scritto un messaggio: «Non fatemi la multa, per favore ci sono i cinghiali al parcheggio della scuola stasera». Il suo appello (rivolto sicuramente ai vigili urbani) sarà stato accolto?
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Il Messaggero