Biagio Antonacci torna dal vivo (al Palazzo dello Sport) e punta al cuore

Martedì parte il nuovo tour del cantautore milanese

Biagio Antonacci torna dal vivo (al Palazzo dello Sport) e punta al cuore
In oltre trent'anni di carriera non era mai stato così a lungo lontano dai palchi: l'ultimo tour nel 2019, negli stadi, insieme all'amica di una vita Laura...

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In oltre trent'anni di carriera non era mai stato così a lungo lontano dai palchi: l'ultimo tour nel 2019, negli stadi, insieme all'amica di una vita Laura Pausini. Poi un digiuno di trentotto mesi: «Ho aspettato tanto questo giorno, avevo una grande voglia», confessa Biagio Antonacci. A 58 anni il cantautore milanese si prepara a tornare finalmente on the road, riappropriandosi di quelle abitudini di cui è stato privato dalla pausa causata dalle restrizioni legate alla pandemia, che l'hanno costretto prima a rimandare e poi ad annullare la serie di concerti 20 in tutto in programma nell'autunno del 2020 al Teatro Carcano di Milano.


LA DATA ZERO
Il tour che segna il ritorno sulle scene di Antonacci, quindici album in studio alle spalle, oltre centocinquanta brani composti e 5 milioni di copie vendute dal 1989 ad oggi, partirà ufficialmente dal Palazzo dello Sport di Roma martedì, dopo la data zero una sorta di prova generale di ieri sera a Jesolo. La vicinanza del pubblico in questi tre anni gli è mancata così tanto che stavolta ha scelto di esibirsi al centro dei palazzetti, su un palco a 360°. La serie di concerti, che andrà avanti fino a dicembre e farà tappa nei principali palasport italiani, è stata battezzata proprio così: Palco centrale.

 

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Prima di Antonacci lo avevano fatto, tra gli altri, anche Claudio Baglioni e Giorgia. «È stato preparato per stare al centro di ogni cuore, pensato per essere il fulcro di anime che hanno convissuto in questi anni di musica», dice lui della scelta di esibirsi con il pubblico tutto intorno a sé, accompagnato sul palco da una band composta dai compagni di viaggio di sempre (Lucio Enrico Fasino al basso, Jacopo Carlini alle tastiere, Emiliano Fantuzzi e Massimo Varini alle chitarre, Donald Renda alla batteria, Ernesto Lopez Maturell alle percussioni). In scaletta i successi che in questi trent'anni di carriera hanno permesso a Biagio Antonacci di diventare un big del pop-rock tricolore, da Il cielo ha una porta sola a Noi non ci facciamo compagnia, da Quanto tempo e ancora a Ti penso raramente, da Pazzo di lei a Buongiorno bell'anima.
E poi le immancabili Se io, se lei, Iris (Tra le tue poesie), Convivendo e Non vivo più senza te. Non mancheranno i singoli usciti quest'anno, Seria e Telenovela, prime anticipazioni del nuovo album di inediti, atteso per il 2023, a distanza di quattro anni da Chiaramente visibili dallo spazio. E siccome il tour cade nel trentennale di Liberatemi, il disco del 1992 che spalancò al cantautore le porte del successo, durante il concerto ci sarà anche un revival.
LA SVOLTA
«Quello fu il disco della svolta, che mi regalò parte di libertà e mi permise di vivere di musica. Nei primi due album ci sono dei pezzi molto belli, ma a quei tempi non funzionavano. Dopo quei primi due album mi sono detto che mi sarei dato un'ultima possibilità. Avevo la canzone Liberatemi, un pezzo rock potentissimo: ho insistito ed è andata bene. Mi fece conoscere ai giovani e mi portò in giro per l'Italia in tour. A Liberatemi devo tanto - ricorda - cercavo libertà, ho trovato consapevolezza: è passato tutto così velocemente che sento ancora l'aria sulla faccia».


Palazzo dello Sport, Piazzale Pier Luigi Nervi 1. Martedì, ore 21.
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Il Messaggero