«Mo' fa' conto quello che penso io, che rimane veramente fra noi, poi lo utilizzi: un anonimo che ti ha detto... Cioè questi erano amanti». A parlare...
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Le parole rivolte da Berdini al giovane collaboratore del quotidiano torinese Federico Marcello Capurso dimostrano che era perfettamente conscio di parlare con un giornalista, contrariamente a quanto ha sostenuto pubblicamente e in più occasioni. Di più: Berdini passa al giornalista un'informazione sensibile suggerendogli di diffonderla senza fare il suo nome: «Poi lo utilizzi: un anonimo che ti ha detto....», gli dice.
Berdini intanto continua a difendersi: «I colloqui con questa persona sono stati due. Uno appena finito il convegno al quale stavo partecipando. Il secondo colloquio è avvenuto fuori, mi stava aspettando. È lì che si è qualificato anche come giornalista. Ma non mi ha mai detto che stava registrando», ha ribadito l'assessore. All'inizio del primo colloquio, ha spiegato, «si è avvicinato insieme ad alcuni del M5s miei amici».
Il nuovo audio complica la posizione dell'assessore che dopo un faccia a faccia con la Raggi condito di scuse si era visto respingere le dimissioni. A far desistere la Raggi dall'allontanare Berdini sarebbe stata la delicatezza dei dossier di cui l'assessore deve occuparsi, in primis quello del progetto per lo stadio a Tor di Valle. Ma ora cosa succederà? Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero