Roma, bengalese «pestato a Villa Gordiani, quel branco era una furia. Calci e pugni per rapinarmi». La denuncia di Hridoy

Il racconto di Hridoy: "Ho pensato di morire, mi ha salvato una signora"

Roma, bengalese «pestato a Villa Gordiani, quel branco era una furia. Calci e pugni per rapinarmi». La denuncia di Hridoy
«Mi picchiavano ferocemente, non si fermavano. Se non fosse passata di lì una signora credo che mi avrebbero ucciso. Perché mi hanno pestato? Forse per...

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«Mi picchiavano ferocemente, non si fermavano. Se non fosse passata di lì una signora credo che mi avrebbero ucciso. Perché mi hanno pestato? Forse per rapinarmi». È un racconto da brividi quello che Hridoy, cittadino del Bangladesh, ha fatto durante la trasmissione Chi l'ha visto di mercoledì scorso. L'uomo è stato malmenato dal branco sabato 15 aprile a Villa Gordiani sulla Prenestina, mentre attraversava il parco di rientro dal lavoro in una pizzeria nel quartiere San Lorenzo. Aggressione avvenuta intorno alle 23.30.


LIVIDI
La vittima si è mostrata in tv con i segni delle violenze ancora ben visibili sul viso: «Mi hanno aggredito, una decina di ragazzi fra i 18 e i 22 anni. Non mi hanno detto niente, sono passato a Villa Gordiani ed hanno cominciato a picchiarmi». A salvare per un caso fortuito il malcapitato Hridoy «una signora che passava dietro di me. Quando l'hanno vista hanno cominciato a dire "scappiamo" e si sono allontanati». Misterioso il motivo di tanta cieca violenza: «Forse loro volevano derubarmi - racconta Hridoy -. Mi hanno picchiato continuamente, pugni e calci dappertutto. Fortunatamente è passata quella signora italiana. Non so, forse mi volevano rubare i soldi e i telefonini. Erano tutti bianchi. L'ultima parola che gli ho sentito dire è stata "scappa, scappa"».

 

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MOVENTE


Le ferite sul viso guariranno prima o poi, quella nell'anima chissà se mai si chiuderanno. «Ancora non ho ripreso a lavorare - conclude la vittima -. Il dottore mi ha detto che devo stare fermo 20 giorni. Sto per diventare papà, mia moglie aspetta un bambino». Il pizzaiolo bengalese ha chiamato in suo aiuto un amico, che lo ha accompagnato al pronto soccorso dove è stato medicato e dimesso, per poi sporgere denuncia alla polizia che sta cercando di risalire al branco degli aggressori.
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Il Messaggero