Roma, allarme baby gang al parco Schuster: «Sono mascherati e violenti»

Almeno cinque i colpi all’interno del parco, vittime studenti e ragazzini

Roma, allarme baby gang al parco Schuster: «Sono mascherati e violenti»
Il Parco Schuster di fronte alla basilica San Paolo sorvegliato speciale. Motivo? Dall’inizio dell’anno nella vasta area verde sulla via Ostiense imperversa una baby...

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Il Parco Schuster di fronte alla basilica San Paolo sorvegliato speciale. Motivo? Dall’inizio dell’anno nella vasta area verde sulla via Ostiense imperversa una baby gang violenta, almeno cinque i casi di aggressione segnalati. Spintoni, schiaffi e qualche cazzotto per rapinare giovanissimi e coetanei di piumini, cellulari e Ipod.

 

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Persino delle scarpe come accaduto a un sedicenne, figlio di professionisti della zona, a cui un manipolo di incappucciati ha teso l’agguato tra i viali alberati in pieno giorno, quando ancora non erano nemmeno le quattro e mezzo del pomeriggio. A casa è tornato scalzo, in lacrime e con i lividi in volto. «Me li sono trovati davanti all’improvviso - ha raccontato “Lollo”, il suo soprannome, ai genitori - in due mi tenevano fermo, gli altri hanno cominciato a spintonarmi. Uno mi ha gonfiato il viso a forza di schiaffoni, sferrati con tutta la forza che aveva». L’epilogo: «Mi hanno tolto il Moncler, strappato via l’I-phone e sfilato le sneakers dai piedi». Una scena che rimanda alla metà degli anni ‘80 quando in epoca “paninara” per strada e alle feste bottino delle gang erano scarpe e vestiti griffati. 


LE RITORSIONI
Quella della famiglia del sedicenne è solo una delle denunce piombate sui tavoli del commissariato locale. Un investigatore racconta: «Molti hanno anche paura a segnalare i casi e a denunciare. Si prova vergogna, si temono ritorsioni». Il Parco di Roma sud è finito così nella mappa dei luoghi a rischio stilata e discussa in prefettura, posti tra i più battuti dalle bande giovanili che si spostano tra il centro e le periferie. Qui, come altrove, è stato innalzato il livello di attenzione anche con squadre in borghese di carabinieri e polizia che pattugliano con discrezione. 


L’identikit del gruppo che agisce nel Parco rimanda a quello della maxi-banda della Metro B, con base alla fermata di Colosseo e più volte vista fare su e giù attraverso il metrò proprio tra le stazioni di San Paolo e Castro Pretorio. Una banda che si ispirerebbe a quelle che spadroneggiano nelle banlieu francesi e vagamente ai gruppi delle confraternite nigeriane. Il gruppone nell’ultimo mese si sarebbe incrementato a dismisura. Una quarantina i ragazzi, tra i 16 e i 20 anni che tutti i giorni si danno appuntamento per iniziare le scorribande. Uno sciame che a volte si divide in batterie composte da quattro o cinque elementi, che a volte si incontrano e si scontrano tra loro o con le gang di latinos o romene. Come nei casi segnalati a Ostiense, a fare parte del branco sarebbero soprattutto giovani italo-maghrebini oppure stranieri in carico alle comunità o alle case famiglia. Un mondo sul quale aveva acceso un faro proprio l’attuale ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ed ex inquilino numero uno di Palazzo Valentini che aveva chiesto una “stretta” e maggiori controlli sul comportamento e le uscite dei giovani ospiti dei centri di accoglienza. 


LE MEDIE


La polizia sta visionando le immagini delle telecamere nei pressi della fermata della metro B San Paolo ma anche quelle di attività commerciali non distanti dai cancelli dell’area verde. Non basta. Destano preoccupazione altre segnalazioni e denunce arrivate dallo stesso quadrante Sud, questa volta dalla zona di Marconi. In particolare, attorno alla scuola media di via Bagnera si concentrerebbe la presenza di minorenni che - almeno finora - si sarebbero contraddistinti soprattutto in atti vandalici. Come appiccare le fiamme alla serranda di un negozio. Un raid “per noia” puntualmente immortalato dal sistema di videosorveglianza dell’attività. Che, però, tiene alta l’attenzione dei residenti. 
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Il Messaggero