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LE VERIFICHE
I sequestri che si sono susseguiti negli ultimi mesi sono stati tutti convalidati. La procura ha ipotizzato il delitto colposo di pericolo. Coordinati dai pm romani, gli agenti della Squadra Fluviale Tevere e acque interne, che opera all'interno dell'ufficio Prevenzione generale e soccorso pubblico, hanno eseguito i controlli in collaborazione con i Vigili del fuoco, la Polizia di Roma Capitale e la Guardia costiera di Roma.
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È iniziato tutto l'11 maggio scorso, quando il barcone ormeggiato a Lungotevere dei Mellini si è inabissato parzialmente mentre il personale era impegnato nell'organizzazione della serata. Un evento che non ha procurato danni a cose o persone, ad eccezione di un dipendente che, a causa dell'inclinazione è caduto in una botola. E così l'area ristorante, dopo essere stata disgiunta dagli altri galleggianti, è stata sequestrata.
IL RISCHIO
Esattamente un mese dopo, durante un pattugliamento sulle acque del Tevere, la polizia Fluviale è intervenuta ancora, questa volta per evitare che il barcone del dopolavoro ferroviario affondasse. A postare le immagini dell'imbarcazione parzialmente affondata sulle sponde della banchina era stata la pagina Instagram di Welcome to Favelas.
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Metà dello scafo era già inabissato e gli agenti hanno verificato il «concreto pericolo che lo stesso si sarebbe potuto staccare dalla banchina in cui era attraccato ed intraprendere la navigazione libera e incontrollata lungo il corso del fiume Tevere». E così è arrivato il secondo sequestro.
E infine l'11 luglio, gli agenti della Fluviale hanno verificato la regolarità di alcune imbarcazioni ormeggiate nella golena di sinistra tra ponte Umberto e ponte Cavour e delle barche turistiche. Anche quelle erano irregolari. E così l'intera area di concessione è stata sequestrata e sono scattate le sanzioni amministrative.
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Il Messaggero